Dubbi e conferme sulla morte del leader dei Talebani afghani Mullah Omar.

L’emittente televisiva afghana 1TV si dice sicura della notizia della morte del leader talebano e cita una fonte anonima, un funzionario del governo, secondo cui il leader spirituale dei talebani sarebbe morto da tempo. Non è la prima volta, ma il moltiplicarsi delle fonti fa supporre che la notizia stavolta sia vera. Il governo afghano ha tenuto una conferenza stampa annunciando che sta indagando sulla notizia. Stesso lavoro stanno facendo le fonti di intelligence statunitensi. Fonti talebane smentiscono invece la notizia.

Il 23 maggio 2011 infatti i media afghani, prima fra tutti Tolo Tv, e l’agenzia iraniana Fars diffusero la notizia, mai confermata dalle forze Isaf, la missione internazionale Nato di stanza in Afghanistan, secondo cui Mullah Omar sarebbe stato ucciso il 21 maggio in Pakistan. L’informazione, immediatamente smentita dai talebani, era circolata a poco più di venti giorni dalla morte di Osama Bin Laden. Anche allora come oggi a lanciare la notizia fu una «fonte anonima della sicurezza» (Agenzia di stampa Pajhwok). E addirittura il corrispondente dell’agenzia iraniana Fars rilanciava annunciando che: «Il corpo del Mullah Omar viene sottoposto in queste ore ad alcuni esami medici» e che, dalla morte di Bin Laden «I Talebani hanno perso i contatti con il loro leader».

Dal 2001 Omar è completamente sparito dalla circolazione e tutte le dichiarazioni o comunicati del leader avvengono per iscritto, non messaggi registrati, non foto, non video. Anche per questo è facile che notizie sulla sua morte si diffondano o che, come sembra in queste ore, Omar abbia continuato a parlare anche da morto. Il New York Times, intervistando alcuni comandanti talebani di alto rango, ha confermato alcuni mesi fa che da tempo non ci sono stati più contatti con il leader: «Non vedo il Mullah Omar da moltissimo tempo» Maulvi Najibullah, ufficiale talebano di stanza nel nord del Pakistan.

Anche il corrispondente della BBC a Kabul riferisce che fonti dell’ufficio del presidente afghano, così come funzionari dei servizi afghani, gli hanno confermato che il Mullah Omar è morto – probabilmente da due o tre anni.

La conferma della morte del mullah Omar da parte delle autorità di Kabul arriva in un momento critico, con una seconda tornata di colloqui di pace tra i rappresentanti talebani e negoziatori del governo afghano in programma in Pakistan il 31 luglio. Fidai Mahaz, un gruppo scissionista che si oppone ai colloqui con il governo, aveva diffuso la notizia della morte e della presa in mano del comando da parte del mullah Akhtar Mohammad Mansur. Lo stesso gruppo sostiene che in Afghanistan molti sanno che la tomba di Omar è nella provincia di Zabul.

Il 15 luglio, un sito web ufficiale talebano aveva pubblicato una dichiarazione a nome di Omar nella quale si dava l’imprimatur ai colloqui, modificando la posizione tradizionale talebana con l’obiettivo di «porre fine all’occupazione delle forze straniere». Venerdì è in programma a Islamabad un colloquio tra le forze talebane e il governo di Kabul per aprire alle trattative di pace. La diffusione della notizia, ha certamente a che vedere con questa scadenza.

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