Oggi il presidente della Commissione Juncker ha parlato della crisi dei rifugiati al Parlamento europeo. Uniformare e accelerare le pratiche per il diritto d’asilo, creare un sistema di quote e comminare sanzioni a chi non lo rispetta sono alcune delle proposte di buon senso avanzate dal lussemburghese in materia di rifugiati. Il fronte delle destre si è immediatamente fatto sentire. Su twitter e non solo i leader delle destre populiste si scatenano, queste alcune reazioni di Marie Le Pen, Nigel Farage e Matteo Salvini, alla proposta di redistribuzione degli immigrati tra i Paesi dell’Ue (altre frasi sono più vecchie ma servono a chiarire quale sia la visione di questi partiti). Nel frattempo, oggi, la Gran Bretagna del conservatore Cameron ha annunciato che non intende far parte del sistema di quote e la Danimarca, anch’essa governata dalla destra), ha chiuso le strade e le vie ferroviarie con la Germania.
Nigel Farage, Ukip
«La politica comune di asilo europeo definisce termini così ampi che è come dire che chi mette un piede sul suolo UE può rimanere ed ha prodotto un esodo biblico…La maggioranza di chi arriva oggi si dichiara siriano ma è un migrante economico che ha gettato in mare il passaporto e l’ISIS riempie i barconi di jihadisti».
Marine Le Pen, Front National
«Rifiutiamo il diktat moralista e ultra-immigrazionista di Juncker. In Francia, malgrado l’offensiva mediatica senza precedenti, il 55% dei francesi sostengono le nostre posizioni sui migranti. La Germania vuole imporre un modello tedesco sull’immigrazione».
Matteo Salvini, Lega Nord
«Juncker, Schulz, Merkel, Renzi…Riempiono i nostri Paesi di milioni di immigrati e delinquenti. Politici europei che ODIANO I CITTADINI».
Florian Philippot, Front National
«L’idea delle quote è un’idea dettata dal modello capitalistico tedesco basato sui bassi salari, i tedeschi hanno bisogno di schiavi, ieri erano i lavoratori dell’est. I responsabili della morte del piccolo Ayad sono quelli che hanno portato avanti la destabilizzazione del Medio Oriente».
Jobbik, neonazisti ungheresi
«Non toccate gli oggetti lasciati dai migranti: vestiti, abiti, scatole di conserve e anche bottigliette d’acqua. I migranti portano malattie e rischiate di essere contagiati».
– Manifesto affisso in un comune ungherese governato dai neonazisti di Jobbik.
Gianluca Buonanno, Lega Nord
«Li lascerei senza mangiare, solo acqua. Uno che scappa dalla guerra pretende di mangiare come al ristorante? Gli italiani non sono scappati quando c’era la guerra da noi, sono rimasti e hanno cobattuto per la loro patria. Questi qua che arrivano, a parte donne e bambini, sono solo dei codardi».
– dichiarazione rilasciata il 26 agosto
Un vero e proprio “bestiario razzista” che tenta di colpire la pancia degli elettori senza considerare quello che realmente si sta verificando alle porte dell’Europa. Qui sotto una mappa e qualche numero per capire meglio i fatti che questi signori si ostinano a non considerare e soprattutto la reale portata del fenomeno che per inarrestabilità e imponenza travolge proprio quelle logiche di chiusura che da sempre la Destra ha applicato nelle sue politiche migratorie.
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