Attrice di teatro e di cinema, artista di avanguardia, ma anche protagonista dei grandi movimenti politici e sociali della prima metà del Novecento. A 36 anni dall'ultima grande esposizione dedicata alla fotografa dalla sua città, Udine dedica a Tina Modotti una grande mostra “Tina Modotti: la nuova rosa. Arte, storia e nuova umanità”. L'esposizione, aperta da qualche giorno, presenta le foto di Tina Modotti tratte dai negativi originali e arricchita dalle le più recenti acquisizioni riferibili sia alla storia familiare, sia all’arte fotografica, sia all’impegno politico e sociale di Tina Modotti.
In mostra a Udine saranno esposti nuovi documenti e materiali fotografici inediti provenienti dal lascito della sorella Jolanda Modotti. Si tratta di fotografie originali di Tina e dei suoi familiari in riferimento al contesto udinese, al soggiorno e alla cerchia delle amicizie negli Stati Uniti e nel Messico degli anni ’20, oltre a carteggi tra Jolanda, Vittorio Vidali e Silvia Thompson. Verrà inoltre esposta nella sua interezza, per la prima volta in Italia e in Europa, la nuova documentazione fotografica sulle Scuole libere di agricoltura di cui l’Istituto Nacional de Antropologia e Historia di Città del Messico è entrato recentemente in possesso grazie alla donazione di Savitri Sawhney, figlia dell’esule indiano Pandurang Khankhoje. Tale documentazione contiene una serie di 18 fotografie, scattate da Tina Modotti, rimaste in gran parte sconosciute fino a tempi molto recenti.La mostra resterà aperta al pubblico fino al 28 febbraio 2016 dal martedì alla domenica dalle 10.30 alle 17 (chiuso il lunedì).
Museo d’Arte Moderna e Contemporanea - Casa Cavazzini
(immagine in evidenza: Arnold Schroder, Tina a Hollywood, Stati Uniti 1920)
Tina Modotti, Mani di burattinaio, Messico 1929
Tina Modotti, Mani di contadino, Messico 1929
Tina Modotti, Falce, pannocchia e cartucciera, 1928
Tina Modotti, Madre incinta con bambino in braccio, Messico 1929
Attrice di teatro e di cinema, artista di avanguardia, ma anche protagonista dei grandi movimenti politici e sociali della prima metà del Novecento. A 36 anni dall’ultima grande esposizione dedicata alla fotografa dalla sua città, Udine dedica a Tina Modotti una grande mostra “Tina Modotti: la nuova rosa. Arte, storia e nuova umanità”. L’esposizione, aperta da qualche giorno, presenta le foto di Tina Modotti tratte dai negativi originali e arricchita dalle le più recenti acquisizioni riferibili sia alla storia familiare, sia all’arte fotografica, sia all’impegno politico e sociale di Tina Modotti.
In mostra a Udine saranno esposti nuovi documenti e materiali fotografici inediti provenienti dal lascito della sorella Jolanda Modotti. Si tratta di fotografie originali di Tina e dei suoi familiari in riferimento al contesto udinese, al soggiorno e alla cerchia delle amicizie negli Stati Uniti e nel Messico degli anni ’20, oltre a carteggi tra Jolanda, Vittorio Vidali e Silvia Thompson. Verrà inoltre esposta nella sua interezza, per la prima volta in Italia e in Europa, la nuova documentazione fotografica sulle Scuole libere di agricoltura di cui l’Istituto Nacional de Antropologia e Historia di Città del Messico è entrato recentemente in possesso grazie alla donazione di Savitri Sawhney, figlia dell’esule indiano Pandurang Khankhoje. Tale documentazione contiene una serie di 18 fotografie, scattate da Tina Modotti, rimaste in gran parte sconosciute fino a tempi molto recenti.
La mostra resterà aperta al pubblico fino al 28 febbraio 2016 dal martedì alla domenica dalle 10.30 alle 17 (chiuso il lunedì).
Museo d’Arte Moderna e Contemporanea – Casa Cavazzini
(immagine in evidenza: Arnold Schroder, Tina a Hollywood, Stati Uniti 1920)
Tina Modotti, Mani di burattinaio, Messico 1929
Tina Modotti, Mani di contadino, Messico 1929
Tina Modotti, Falce, pannocchia e cartucciera, 1928
Tina Modotti, Madre incinta con bambino in braccio, Messico 1929