«Il Calendario Pirelli del 2016 è un’altra cosa, scontenterà il maschio che è in noi», scrive il corrispondente da Londra de La Gazzetta dello Sport al momento della presentazione ufficiale. «E però le cose cambiano», aggiunge per fortuna il cronista. Eh, sì, le cose cambiano. E lo dimostrano anche le immagini delle donne immortalate dalla grande fotografa americana Annie Leibovitz. Che differenza tra le modelle dai corpi statuari e plastici degli anni passati! Queste immagini scontenteranno “il maschio che è in loro” ma parlano di una grande umanità, intelligenza e forza, catturato tutto ciò, anche nei volti delle donne più giovani. Umanità, intelligenza e forza e anche sensibilità che si vedono nei gesti di Annie Leibovitz, la grande fotografa americana con una lunga esperienza per Rolling Stone e Vanity Fair. È stata lei in una mattina del 1980 – poche ore prima che il musicista venisse ucciso – a scattare la foto di John Lennon nudo e abbracciato in posizione fetale a Yoko Ono completamente vestita di nero.

Donne importanti sono Patti Smith, poetessa triste, magrissima e dai capelli grigi che guarda intensamente, ma anche la giovane Tavi Gevinson, una delle trenta donne under 30 più importanti del mondo secondo Forbes. Ha 19 anni e nel 2008 ha fondato il blog Style Rookie che ha avuto un grandissimo successo. Lo stesso successo che ha ottenuto l’attrice cinese Yao Chen, che ha 35 anni e secondo Time è una delle 100 donne più celebri al mondo. Anche lei è una star dei social ma soprattutto è una paladina dei diritti umani. Nel calendario troviamo una donna che è invece una forza della natura: Serena Williams, la campionessa di tennis fotografata in tutta la sua potenza fisica. La poesia invece traspare dal volto dell’artista iraniana Shirin Neshat, ritratta con una collana magnifica e tessuti dai colori pastello. Le donne del calendario sono anche manager importanti, come Kathleen Kennedy presidente di Lucasfilm e collaboratrice di Steven Spielberg, oppure come Mellody Hobson, a capo di una società di investimenti. C’è anche la presidente emerita del MoMA newyorchese, Agnes Gund con la nipote adolescente Sadie mentre l’unica fotomodella, la russa Natalia Vodianova è ritratta da Annie Leibovitz con il figlio come fosse una modonna postmoderna. Le ultime tre donne “importanti” sono Ava DuVernay, la regista afromericana di Selma, l’attrice e sceneggiatrice Amy Schumer – forse il ritratto meno felice – e l’incredibile Fran Lebowitz, mentre fuma, naturalmente, essendo una opinionista che difende i fumatori.
Il video del Backstage










