Video appears to show at least one blast in Jakarta pic.twitter.com/rk40nN6sEX
— Publimetros (@publimetros) 14 Gennaio 2016
Another video of #Jakarta after multiple bombings at least 6 blasts, 3 confirmed dead via @khalidkhan787 pic.twitter.com/VPSMykbVSK
— R.Saddler (@Politics_PR) 14 Gennaio 2016
Active shooter is reported to still be on scene in #Jakarta pic.twitter.com/kOefZZRMVh
— Publimetros (@publimetros) 14 Gennaio 2016
L’aggressione è iniziata con l’esplosione di una bomba in un caffè Starbucks che si trova in zona commerciale del centro di Jakarta molto frequentata. Qui un video che riprende l’accaduto:
Video appears to show at least one blast in Jakarta pic.twitter.com/rk40nN6sEX
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Sono seguite delle sparatorie fra la polizia e gli aggressori che hanno lasciando corpi distesi in strada. Alcuni impiegati che guardavano terrorizzati dalle finestre grattacieli la scena hanno filmato con il loro telefonino ciò che stava accadendo.
Another video of #Jakarta after multiple bombings at least 6 blasts, 3 confirmed dead via @khalidkhan787 pic.twitter.com/VPSMykbVSK
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Notizie provenienti da fonti stampa non del tutto confermate riporterebbero di esplosioni anche in altre parti del Jakarta, le bombe esplose sarebbero almeno 6 alcune in zone molto vicine agli edifici dell’Onu.
Active shooter is reported to still be on scene in #Jakarta pic.twitter.com/kOefZZRMVh
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La polizia ha riferito che quattro degli assalitori sono stati uccisi mentre tre sono i morti uccisi negli attacchi, in tutto si pensa si trattasse di un gruppo di terroristi composto 10-14 uomini. Gli attentati sono probabilmente di matrice islamica visto che è il governo indonesiano ha fatto sapere che nelle scorse settimane c’erano state varie minacce di gruppi legati a Isis che stavano progettando qualcosa di grande. Non è chiaro se gli altri autori sopravvissuti sono rimasti in libertà. Questa è il più grande attentato subito dalla capitale indonesiana (che conta più di 10 milioni di persone) dal 2009 quando sono stati bombardati di due alberghi uccidendo sette persone e ferendone più di 50. Nessuno ha ancora ufficialmente rivendicato la responsabilità per gli attacchi.