I candidati alle primarie di Renzi e dell'apparato prevalgono perché il Pd è di Renzi e dell'apparato. E i cittadini non si appassionano se non si discute di idee

Bassolino si dice disgustato e annuncia ricorsi. A Roma la minoranza Dem spiega l’affluenza bassissima, e quelle migliaia di schede bianche spuntate sotto un cavolo, con il doppio incarico. Renzi troppo impegnato a Palazzo Chigi non potrebbe fare pure il segretario. Perciò tanta gente diserta le urne e qualcuno, invece, offre un euro per un voto.
Non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere. Le primarie sono finte e non servono solo a regolare i conti tra le correnti. I cittadini non si appassionano alla scelta del sindaco se mancano i programmi e le personalità, a parte qualche sempre verde, sempre di ritorno. I candidati di Renzi e dell’apparato alla fine prevalgono perché il Pd è di Renzi e dell’apparato. Anche chi vuole ricostruire il centrosinistra, anche chi si è scottato le mani con la tendenza della sinistra a scindersi come la fissione nucleare, dovrebbe aver capito che serve prima dire una cosa di sinistra, poi proporla agli elettori e infine cercare convergenze e alleanze.