Sondrio, Valchiavenna: 70mila mq di cromo esavalente. L'ex area Falck, in stato di abbandono dal 1991 necessita di bonifica. E invece, le discariche interrate e l'intero stabilimento, continuano ad avvelenare la zona circostante, incluse le acque del Lago di Mezzola, e la riserva naturale circostante. L'inchiesta su Left in edicola

Sondrio, Valchiavenna: 70mila mq di cromo esavalente. L’ex area Falck, uno stabilimento in stato di abbandono dal 1991, attualmente proprietà della società Novate mineraria, necessita di bonifica. E invece, le discariche interrate e l’intero stabilimento, continuano ad avvelenare la zona circostante, incluse le acque del Lago di Mezzola, e la riserva naturale circostante.
Su tutto questo, c’è il benestare – e il timbro – di Comune, Provincia e Regione. Che adesso, hanno accontentato la Novate, approvando la costruzione di un nuovo stabilimento industriale destinato alla realizzazione di massicciate destinate alla Tav. Per realizzare le quali, la capacità estrattiva delle cave adiacenti verrà aumentata – con conseguente modifica al Piano Cave – da 36mila a ben 6milioni di metri cubi. Manca solo la firma del governatore Roberto Maroni a suggellare l’ennesimo scempio all’italiana.


 

L’inchiesta la trovi sul n. 11 di Left in edicola dal 12 marzo

 

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Impicciarsi di come funzionano le cose, è più forte di lei. Sarà per questo - o forse per l'insanabile e irrispettosa irriverenza - che da piccola la chiamavano “bertuccia”. Dal Fatto Quotidiano, passando per Narcomafie, Linkiesta, Lettera43 e l'Espresso, approda a Left. Dove si occupa di quelle cose pallosissime che, con suo estremo entusiasmo invece, le sbolognano sempre: inchieste e mafia. E grillini, grillini, grillini. Dalla sua amata Emilia-Romagna, torna mestamente a Roma, dove attualmente vive.