Matteo Renzi chiede «la verità,vi prego, la verità» sui numeri della ripresa, convinto che lo 0,8 in più del Pil anzichè lo 0,6 annunci la primavera. Ma il Paese è meno competitivo, non investe e consuma poco

Come si stava bene con Berlusconi. Che bei tempi quando c’erano Tremonti e Sacconi, Gelmini e Calderoli. Certo nel 2011 sembravamo sull’orlo del baratro, al bar si parlava di spread, la lettera “segreta” della Banca centrale europea ordinava misure di massacro sociale «per ristabilire la fiducia degli investitori». Eppure – tenetevi forte – davvero si stava molto meglio di oggi.

Intanto si andava in pensione a un’età decente e si assumeva con l’articolo 18 – e scusate se è poco. Poi, erano migliori tutti i principali indici macroeconomici. Quando si insediava il sobrio salvator Monti, con giubilo di molta sinistra, i disoccupati erano poco più di due milioni, oggi sono tre. Tasso di occupazione (56,8%) e numero di occupati (22,6 milioni) erano identici ad adesso, ma nel frattempo si sono diffusi part time involontari e voucher; i posti di lavoro calcolati a tempo pieno sono quasi 700.000 in meno. In quelli rimasti ci sono sempre più vecchi stanchi, mentre gli under 34 sono diminuiti di quasi un milione. E i conti pubblici? Il Pil, già in calo dal 2008, è sceso di un altro 4%, i consumi delle famiglie del 5%, gli investimenti precipitati del 17%. Il debito pubblico che tanto ci terrorizzava era al 116% del Pil, oggi sfiora sorridendo il 133%. Altro che i “più zero virgola” amplificati dai piazzisti dell’ottimismo governativo, con uso osceno delle statistiche. In realtà, il confronto con i principali Paesi europei è impietoso: anche nel 2015 l’Italia ha i risultati peggiori, sia per il reddito che per l’occupazione.

Eppure Monti e Renzi sono stati molto più zelanti di Berlusconi nell’eseguire i compiti della Bce: “revisione delle norme su assunzioni e licenziamenti”, “tagli di spesa”, “sistema pensionistico più rigoroso”, “riduzione del pubblico impiego”, “privatizzazioni su larga scala”, “riforma costituzionale che renda più stringenti le regole di bilancio”, ecc.

Che cosa non funziona come promesso?


 

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