Che gli olandesi fossero degli spilungoni lo sapevamo. Che fossero i più alti del mondo, forse lo sospettavamo. Oggi una ricerca condotta da 800 scienziati in 179 Paesi lo conferma in maniera inequivoca. Non è una curiosità, ma uno studio di grande interesse sull’evoluzione del genere umano nell’era dell’industrializzazione e del miglioramento della dieta.
Lo studio classifica 1472 ricerche precedenti che hanno misurato l’altezza di più di 18,6 milioni di persone per stimare l’altezza media per i nati tra il 1896 e il 1996 in 200 paesi. Le aree del pianeta dove gli umani sono cresciuti di più sono l’Europa, il Medio Oriente e parti dell’Asia. Ma il salto in alto più grande lo hanno le donne della Corea del Sud e gli uomini iraniani, che sono cresciuti rispettivamente 20,2 e 16,5 centimetri. Sono cresciuti poco gli asiatici del Sud e e gli africani subsahariani.
Le persone più alte del mondo sono gli uomini olandesi (182,5 centimetri) e le donne lettoni, le più basse le donne guatemalteche e gli uomini di Timor Est, intorno al metro e 40.
Due cose: dal 1970 in poi, quando la popolazione degli Stati Uniti era quella più alta, gli americani del Nord hanno non crescono più. Anzi, con il peggioramento degli standard nutrizionali degli anni 80 e 90 l’altezza è leggermente diminuita. Una spiegazione ulteriore di questo rallentamento della crescita media sono i flussi migratori dai Paesi centroamericani.
L’altro aspetto, del quale gli scienziati dell’Imperial college di Londra si sono detti sorpresi, è il fatto che il divario tra i più bassi e più alti in ciascun Paese tende a rimanere invariato attorno ai 19-20 centimetri.
L’altezza dipende e influenza la salute. O meglio: gli standard nutrizionali e l’ambiente circostante, oltre al patrimonio genetico, determinano quanto cresceremo. In alcuni Paesi africani martoriati dalla guerra, ad esempio, come il Ruanda e la Sierra Leone, l’altezza media è più bassa oggi di 40 anni fa. Si tratta di un trend che vale anche per altri Paesi, gli anni 80 segnano per molte aree del mondo il punto in cui in molti Paesi si è cresciuti di più.