Un coordinamento della sicurezza europea con il ripensamento di uniformità delle indagini e scambio delle informazioni? Certo, si può fare. Si deve fare. Perché se il tema è essere contro la violenza, l’arroganza e l’illegalità allora siamo tutti schierati. E anche se vomitiamo ogni volta che qualcuno eccede nel provare a convincerci che la violenza sia una razza noi rimaniamo fermi sul rispetto delle regole e contro la violenza. Per le regole e contro la violenza, con la certezza che le statistiche delle nazionalità sarebbero ben diverse da quelle che credono in molti. Ma non è questo il punto.
Se il problema della sicurezza in Europa è un problema di regole, di leggi, di uomini e di fondi allora siamo di fronte a un problema meno problematico di quel che sembra: l’Europa che ha svuotato le tasche per salvare quattro banche rapaci disseminate in giro non si vede come non potrebbe fare lo stesso per garantire sicurezza. L’Europa s’è fatta Europa per questo: elaborare risposte complesse.
Chiunque non rispetti le regole venga punito con la certezza della pena e con la garanzia che non sia disumana e svilente: questo contratto, scevro di collera o vendetta, lo firmerebbero tutti, santi inclusi. Se si riuscisse a spostare la discussione dalle razze alle regole allora non ci sarebbe spazio per gli avvoltoi o per gli xenofobi: la sinistra ha l’occasione per riprendersi lo spazio della giustizia che sia sociale o giudiziaria. C’è in questo particolare periodo storico lo spiraglio per affermarsi giusti.
A cosa serve l’Europa? Ad affrontare le emergenza, continuano a dirci. Eccola l’occasione: Bruxelles ci dica che la sicurezza vince sul capitalismo e di colpo si smetta di vendere armi ai fiancheggiatori dell’Isis, si rompa con coraggio con Erdogan, si rinunci a un pozzo petrolio pur di non aprire brecce nella sicurezza, si smetta di depredare i Paesi arabi per non dare occasione di rivendicazioni e si arrestino i violenti (che siano islamici, italiani, senatori mafiosi o imprenditori rapaci). E vedrete che bel cortocircuito. E vedrete le contraddizioni. Sarebbe il tempo delle streghe.
Buon giovedì.