Diciassette film in gara, finestre sulle cinamatografie più interessanti in giro per il mondo. Omaggi a Harvey Kyeitel, Ken Loach e Jane Birkin. Al via il festival di Locarno che ricorda due maestri come Kiarastami e Cimino

È il festival degli amanti del cinema d’autore e di chi vuole scoprire nuovi talenti da ogni parte del mondo (non solo nell’Occidente che guida il solito mainstream). C’è grande attesa, dunque, per questa sera quando si accenderà il maxi schermo in piazza Grande a Locarno, per l’edizione numero 69 della kermesse ( dal 3 al 13 agosto) che rende omaggio a due cineasti, Kiarostami e Cimino, recentemente scomparsi e che hanno giocato un ruolo importante nella storia di questo festival, con le loro opere.

L’apertura è “da brivido”, con The Girl With All the Gifts il film di Colm Mc Carthy interpretato da Glenn Close e Gemma Arterton tratto dal bestseller  La ragazza che sapeva troppo, un insolito «zombie thriller» pubblicato in Italia da Newton Compton, dello scrittore e sceneggiatore inglese Mike Carey, che ha scritto storie dei Fantastici quattro e degli X-Men  ma soprattutto autore di libri e fumetti  di qualità.

Accanto al concorso e alle molte sezioni collaterali dedicate al cinema più sperimentale e ai nuovi talenti, quest’anno la rassegna rende omaggio a Jane Birkin (qui un’intervista con l’attrice francese), Roger Corman, Bill Pullman ( che ha spaziato tra registi diversi come Mel Brooks, Wim Wenders, Wes Craven e David Lynch)e Mario Adorf, dedicando loro delle personali e retrospettive. Con uno sguardo agli anni Settanta il Pardo d’onore quest’anno va allo scrittore Alejandro Jodorowsky mentre Stefania Sandrelli, brillante interprete non solo di film italiani che quest’anno festeggia settant’anni e cinquantacinque di carriera  sarà premiata con il Leopard Club Award 2016. Omaggio anche all’attore americano Harvey Keitel,  interprete di moltissimi film diretto da Scorsese, Altaman eTarantino  fra i quali ci piace ricordare qui e Lezioni di piano di Jane Campion e L’inchiesta di Damiano Damiani.  Dopo la premiazione di Keitel in piazza Grande il 6 agosto, domenica 7,  sarà riproposto Smoke, il film che vinse il Prix du Public a Locarno nel 1995.

Quanto al concorso internazionale quest’anno sono diciassette i titoli del concorso al vaglio del pubblico e della giuria presieduta da Arturo Ripstein. Fra i titoli da segnalare l’italo-austriaco Mister Universo di Tizza Covi e Rainer Frimmel sul mondo del circo e poi il ritorno di due autori come Yousry Nasrallah (già Pardo nel 1989) e Joo Pedro Rodrigues.  Mentre tra le opere prime e seconde del concorso Cineasti del presente (giuria presieduta da Dario Argento)  da non perdere di vista il debutto del videoartista Douglas Gordon in un documentario che ha per protagonista il regista d’avanguardia Jonas Mekas, e l’esordio del videoartsiat italiano Yuri Ancarani sulle contraddizioni del Qatar.
E ancora, fra le eventi collaterali, la proiezione del film Palma d’oro 2016, Daniel Blake di Ken Loach  e il travolgente epos indiano  di Bollywood Mohenjo Daro, che promette di far ballare tutta la piazza.

 

E per chi non ha la possibilità di andare a Locarno, il Festival  in collaborazione con Festival Scope, presenta i film in gara nella sezione Cineasti del Presente direttamente online. A partire dal  5 agosto tutti i film della sezione si possono vedere subito dopo la premiere e rimarranno online fino al 21 agosto, in lingua originale con sottotitoli inglesi.

I film saranno disponibili attraverso il sito Festivalscope.com e sul player dedicato per chi è felice possessore di un iPad.