Un censimento dall’alto per fotografare un declino preoccupante. È questo il risultato del Great Elephant Census, un censimento degli elefanti africani per contarli. Il rapporto è stato presentato alla conferenza sulle specie a rischio International Union for Conservation of Nature, in corso alle Hawaii, mentre a Johannesburg si riuniscono i delegati dei 180 Paesi che hanno firmato la Convention on International Trade in Endangered Species, la convenzione che vieta il commercio delle specie a rischio.
I numeri fanno spavento: gli elefanti africani sono diminuiti di circa 111.000 unità negli ultimi dieci anni a causa del bracconaggio. Si tratta di un tracollo dovuto al commercio di avorio e alle discussioni su come impedirlo – o governarlo. Due visioni opposte: una dice, fateci commerciare, è un modo per evitare il bracconaggio, l’altra è per il divieto assoluto.
Secondo il Censimento aereo degli elefanti, un lavoro cominciato diversi anni fa e concluso anch’esso in queste settimane, gli elefanti africani sono invece 352.271 sparsi in 18 Paesi, e sono diminuiti del 30% (144mila unità) in 7 anni. La mappa interattiva del censimento è qui
Secondo il rapporto Iucn presentato anch’esso in questi giorni il numero è più alto: 415mila. In aree turistiche o con più controlli nei parchi, come in Uganda, Kenya e in Ruanda, il numeor è leggermente cresciuto. È nella parte sud del continente africano, dove la presenza del pachiderma è più alta (e dove i governi spingono per il commercio) che si registra la diminuzione più marcata, come pure in Tanzania.
Migliaia di ambientalisti e funzionari governativi si riuniscono per 12 giorni a Johannesburg alla ricerca di nuove regole per il commercio internazionale per proteggere una vasta gamma di specie diverse, con proposte alternative sull’opportunità di restringere o allentare i controlli sul commercio di avorio. Il 2011 è considerato un anno particolarmente disastroso per il bracconaggio. Spesso gruppi ribelli lo praticano come forma di finanziamento – è il caso dei Janjaweed in Sudan, ad esempio.
Immagini aeree di elefanti riprese durante in censimento