Berta Zuniga Cáceres, figlia della ambientalista honduregna assassinata in casa sua il 3 marzo 2016, è venuta a trovarci in redazione. In questa intervista video ci parla delle indagini e del futuro delle battaglie ambientaliste degli indios honduregni. Intanto, dall’Honduras giunge la notizia di due tentativi di omicidio ai danni dei successori di Berta.
Tomás Gómez Membreño, che ha assunto come capo del Consiglio Civico di Organizzazioni Popolari e popoli indigeni (COPINH) stava tornando a casa dalla sede dell’organizzazione nella notte di lunedì quando uomini armati hanno aperto il fuoco contro la sua auto.
Gómez, che insieme a Cáceres era stato costretto a nascondersi nel 2012 dopo accuse penali false mosse nei loro confronti, ha riferito di essere stato seguito e intimidito da convogli militari a La Esperanza, dove ha sede COPINH.
Sempre lunedì mattina, uomini armati hanno aperto il fuoco contro la casa del capo della comunità di Alexander García, il leader COPINH della comunità di Llano Grande, Colomoncagua, dormiva in casa con la moglie e due figlie, quando colpi sono stati sparati attraverso la porta e la finestra. È il secondo tentativo di assassinio contro García.
La nostra intervista a Berta Caceres Flores dopo l’annuncio della vittoria del premio Goldman 2015, il Nobel ambientalista