È cronaca patinata: il ministro per sport dopo essersi catapultato a Roma qualche giorno fa per “vederci chiaro” sull’indagine che aveva smentito (con tanto di post da libro Cuore in cui lamentava di aver dovuto lasciare gli affetti per “partire subito”, tanto per segnare ancora una volta la distanza con il mondo reale di turnisti, trasfertisti e disoccupati) oggi è stato interrogato. Quindi: l’indagine c’era (e allora Lotti esattamente cosa aveva smentito?) e la cronaca dell’incontro di ieri con il magistrato è affidata all’avvocato di Luca Lotti. “Ha negato tutte le accuse” ha detto il legale.
E in molti subito a scrivere paginoni per dire che è tutto a posto. Va bene così. Lotti ha detto che non ne sa niente e tutti a casa per prepararsi al capodanno. Attenzione: il magistrato non ha detto nulla ma la versione “vera” è quella del ministro.
Ora: sinceramente mi viene difficile pensare che un sottosegretario (ai tempi Lotti era sottosegretario all Presidenza del Consiglio) e un Generale dei Carabinieri possano avvisare un indagato per dirgli di controllare eventuali cimici che, guarda caso, vengono controllate, trovate e bonificate ma che la cronaca dell’indagine sia in gran parte delegata alla difesa dell’imputato mi procura una strana sensazione. Sapete quelle gite a Loreto a 1 euro in cui per tutto il viaggio ti regalano pasta e pomodoro e provano a venderti pentole? Ecco, una sensazione così.
Buon mercoledì.