Roberto Burioni: «i vaccini non sono un'opinione». Anche la rosolia può portare alla morte del feto o alla nascita di bambini con gravi malformazioni. Come è accaduto in Olanda fra i componenti di una comunità fondamentalista calvinista che rifiuta i vaccini.

Via libera alla somministrazione gratuita ai bambini dei vaccini contro il meningococco B (per i bambini) e C (per gli adolescenti), per la varicella, il rotavirus e l’epatite A. Inoltre , dopo la campagna di vacci anti Hpv alle femmine dodicenni , il vaccino contro il papilloma virus  viene esteso agli adolescenti maschi e ai  sessantacinquenni i vaccini contro pneumococco ed Herpes Zoster.

Dopo gli 800 milioni stanziati per i Livelli essenziali di assistenza (Lea) nella legge di Stabilità 2016 ,  e il sì unanime delle Regioni, arriva la ratifica della Conferenza Stato Regioni.

Previsti anche i finanziamenti al Piano nazionale  della prevenzione vaccinale (qui il pdf scaribile del Paino): si parla di 100 milioni di euro per il 2017, 127 milioni per l’anno successivo e 186 milioni per il 2019.

Fra gli obiettivi del Piano vaccini 2017-2019, oltre al mantenimento dello stato polio-free,  c’è quello che in tempi rapidi l’Italia diventi un Paese morbillo-free e rosolia-free.  Fatto per nulla secondario. Come spiega il medico Roberto Burioni nel libro Il Vaccino non è un’opinione (Mondadori) tracciando un efficace quadro di storia della medicina riguardo ai vaccini e smontando ad uno ad uno i pregiudizi. Prendiamo per esempio il caso della rosolia, che crea problemi gravissimi alle donne in stato interessante: se il virus infetta il feto nell’utero, può determinare  gravi danni al nascituro.

«In Olanda nel 2005 ci sono stati 387 casi di persone che sono state vittime di un’epidemia di rosolia arrivata dall’estero», ricostruisce il professor Burioni.  Si trattava di persone non vaccinate.  Fra questi tredici donne in gravidanza. Purtroppo gli effetti sono stati devastanti. «Due feti sono morti in utero, gli altri undici bambini sono nati sordi in maniera irreversibile, con gravissime lesioni congenite e alcuni di loro con un notevole ritardo mentale», dichiara il professore ordinario di microbiologia e virologia dell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano.

Il problema è che anche in un Paese avanzato come l’Olanda che ha una copertura vaccinale del 95 per cento, c’è una comunità religiosa protestante che rifiuta le vaccinazioni  «ed è facile da tracciare, visto che tutti i membri votano da sempre per il Partito politico riformato», una formazione politica d’impronta calvinista. «Possiamo affemare con sicurezza – conclude Burioni – che il vaccino le avrebbe difese con efficacia, in quanto nella popolazione immunizzata il virus non è riuscito a penetrare, rimanendo confinato all’interno della comunità fondamentalista».  Le vaccinazioni  non servono solo a proteggere le persone che l’hanno fatte ma  come sostiene l’immunologo Alberto Mantovani hanno anche una funzione di protezione sociale dei soggetti più fragili e più esposti, che non si possono vaccinare perché affetti da gravi patologie.

Anche per questo il Piano nazionale vaccini che, dice il ministro della Salute Lorenzin, sarà attivo entro poche settimane, prevede un monitoraggio riguardo alla sua piena applicazione e  possibili sanzioni disciplinari o contrattuali per i medici che non ottemperino alle indicazioni, sanzioni che saranno decise nello specifico dopo audizioni con ordini professionali e sindacati.