Il giorno dell’inaugurazione di Donald Trump e pochi mesi dopo la Brexit, i Gorillaz, il super gruppo a cartoni animati immaginato da Damon Albarn fanno uscire la loro ultima prova. Un video apocalittico e cupo dove le novità politiche dell’anno trovano una eco forte: «Andiamo a letto con la paura di corvi che mangiano i nostri frutti migliori, ho pensato che una buona idea sarebbe quella di costruire un muro». Lo stile è – e non è – quello dei Gorillaz che spaziano su una gamma tale di suoni e ritmi da rendere impossibile una definizione. La voce del pezzo è Benjamin Clementin, cresciuto a Londra, vita da homeless a Parigi cantando nel metrò e ora figura di punta della scena musicale internazionale, dotato di talento e delicatezza unici. E questo influenza certamente il sound di Hallelujah money.
«In questi tempi bui, tutti abbiamo bisogno di qualcuno a cui guardare…me», ha scritto il chitarrista cartone animato Murdoc in un comunicato stampa «Ecco perché vi sto dando questa nuova canzone dei Gorillaz, un lampo di verità in una notte buia. Ora andate a farvi fottere, che il nuovo album non si scrive da solo». Ovvero non c’è un album in arrivo ma la scelta di uscire con qualcosa in questi tempi.
Altrettanto diretto l’hip-hop di FDT, Fuck Donald Trump di YG con i rapper bianchi G-Eazy & Macklemore