Il gruppo a cartoni di Damon Albarn, la band il cui album è tra i più attesi dell'anno, e poi il ritorno di Franz Ferdinand e diversi lavori hip-hop. Nel giorno dell'inaugurazione di Trump la musica risponde

Il giorno dell’inaugurazione di Donald Trump e pochi mesi dopo la Brexit, i Gorillaz, il super gruppo a cartoni animati immaginato da Damon Albarn fanno uscire la loro ultima prova. Un video apocalittico e cupo dove le novità politiche dell’anno trovano una eco forte: «Andiamo a letto con la paura di corvi che mangiano i nostri frutti migliori, ho pensato che una buona idea sarebbe quella di costruire un muro». Lo stile è – e non è – quello dei Gorillaz che spaziano su una gamma tale di suoni e ritmi da rendere impossibile una definizione. La voce del pezzo è Benjamin Clementin, cresciuto a Londra, vita da homeless a Parigi cantando nel metrò e ora figura di punta della scena musicale internazionale, dotato di talento e delicatezza unici. E questo influenza certamente il sound di Hallelujah money.

«In questi tempi bui, tutti abbiamo bisogno di qualcuno a cui guardare…me», ha scritto il chitarrista cartone animato Murdoc in un comunicato stampa «Ecco perché vi sto dando questa nuova canzone dei Gorillaz, un lampo di verità in una notte buia. Ora andate a farvi fottere, che il nuovo album non si scrive da solo». Ovvero non c’è un album in arrivo ma la scelta di uscire con qualcosa in questi tempi.

I Gorillaz non sono i soli ad aver scritto, programmato, lavorato attorno al tema della svolta rappresentata da Trump al potere. Gli Arcade Fire escono in questi giorni con una collaborazione con la cantante gospel Mavis Staples con I gave you power: «Ti ho dato il potere, posso togliertelo». «Alla vigilia dell’inaugurazione è facile essere risucchiati dal divano e controllare il proprio news feed o guardare la CNN… siamo solo musicisti e l’unica cosa che abbiamo da offrire è la nostra musica» ha detto Win Butler.

Eccone altre, a cominciare dal video di Moby:

Qui This American Life, Sara Bareille e Leslie Odom Jr. che fa parte del cast di Hamilton, cantano un pezzo molto duro e nel video ci sono i sottotitoli del testo incorporati, non a caso.

Sono tornati anche i Franz Ferdinand, con Demagogue, che è un inno anti Trump.

Michael “Mike” George Dean, produttore (bianco) dei giganti dell’hip-hop, da Jay Z a Kayne West, ha invece messo assieme questo pezzo usando la celeberrima frase “acchiappale per la figa”


Altrettanto diretto l’hip-hop di FDT, Fuck Donald Trump
di YG con i rapper bianchi G-Eazy & Macklemore