Questa settimana su Left abbiamo fatto una chiacchierata con Antonio Di Martino e Fabrizio Cammarata su Chavela Vargas una delle voci che hanno segnato la musica dagli anni Quaranta a oggi. I due cantautori recentemente hanno intrapreso un viaggio da Palermo al Messico cercando di raccogliere storie e aneddoti sulla cantante costaricana diventata simbolo del Paese di Frida Kahlo e Diego Rivera. Il risultato di questa loro avventura è raccolto in un libro e in un cd entrambi intitolati Un Mondo raro in cui i due artisti ci raccontano e ci cantano la vita indomita e ribelle di quella che fu l’amante di Frida, ma anche una ragazzina di 17 anni che fuggiva dal suo Paese, il Costa Rica, perché omosessuale e perché sognava un futuro lontano dalla povertà. Impossibile, pensando a questo pezzo della storia di Chavela, non fare un parallelo con quello che accade oggi. «Questa parte della sua vita la rende per noi un’artista estremamente contemporanea» racconta Antonio Di Martino «Chavela era un’immigrata arrivata in Messico e diventata il simbolo della mexicanidad. Oggi l’accoglienza non è vista come era vista in quegli anni e soprattuto viviamo un’immigrazione che è più tragica perché la gente scappa da un posto dove c’è la guerra. Mi colpiscono molto storie come quella di Aeham Ahmed, il pianista di Yarmouk, che suonava fra le bombe». «Trovo che la storia di Chavela» aggiunge Fabrizio Cammarata «come quella di una persona che parte alla ricerca della propria felicità sia estremamente attuale. Forse per sensibilizzare di più un Paese come l’Italia ci vorrebbero storie come la sua. Sarebbe bello poter raccontare di un immigrato africano o siriano che arriva qui e si realizza al punto da diventare in qualche modo un simbolo del nostro Paese. È un peccato che da noi manchino questi simboli, altrove queste storie esistono. È successo a Chavela in Messico, ma anche a moltissimi in altri paesi di immigrazione, uno su tutti gli Stati Uniti dove quel sogno americano di cui tanto si parlava (e che ora con Trump sembra essere stato fatto a pezzi ndr) era proprio questo: felicità e realizzazione anche se si è stranieri. Un sogno italiano ancora non esiste».

#LeftPlay > LA PLAYLIST DI DI MARTINO E CAMMARATA PER CHAVELA

Sul canale Spotify di Left trovate anche una playlist che Antonio Di Martino e Fabrizio Cammarata hanno dedicato a Chavela Vargas tra canzoni scritte o eseguite da loro stessi, miti della musica ispanica come Mercedes Sosa, e internazionale come Billie Holiday. Buon ascolto.
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Vi raccontiamo del "Mondo raro" di Chavela Vargas su Left in edicola

 

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Questa settimana su Left abbiamo fatto una chiacchierata con Antonio Di Martino e Fabrizio Cammarata su Chavela Vargas una delle voci che hanno segnato la musica dagli anni Quaranta a oggi. I due cantautori recentemente hanno intrapreso un viaggio da Palermo al Messico cercando di raccogliere storie e aneddoti sulla cantante costaricana diventata simbolo del Paese di Frida Kahlo e Diego Rivera. Il risultato di questa loro avventura è raccolto in un libro e in un cd entrambi intitolati Un Mondo raro in cui i due artisti ci raccontano e ci cantano la vita indomita e ribelle di quella che fu l’amante di Frida, ma anche una ragazzina di 17 anni che fuggiva dal suo Paese, il Costa Rica, perché omosessuale e perché sognava un futuro lontano dalla povertà. Impossibile, pensando a questo pezzo della storia di Chavela, non fare un parallelo con quello che accade oggi. «Questa parte della sua vita la rende per noi un’artista estremamente contemporanea» racconta Antonio Di Martino «Chavela era un’immigrata arrivata in Messico e diventata il simbolo della mexicanidad. Oggi l’accoglienza non è vista come era vista in quegli anni e soprattuto viviamo un’immigrazione che è più tragica perché la gente scappa da un posto dove c’è la guerra. Mi colpiscono molto storie come quella di Aeham Ahmed, il pianista di Yarmouk, che suonava fra le bombe». «Trovo che la storia di Chavela» aggiunge Fabrizio Cammarata «come quella di una persona che parte alla ricerca della propria felicità sia estremamente attuale. Forse per sensibilizzare di più un Paese come l’Italia ci vorrebbero storie come la sua. Sarebbe bello poter raccontare di un immigrato africano o siriano che arriva qui e si realizza al punto da diventare in qualche modo un simbolo del nostro Paese. È un peccato che da noi manchino questi simboli, altrove queste storie esistono. È successo a Chavela in Messico, ma anche a moltissimi in altri paesi di immigrazione, uno su tutti gli Stati Uniti dove quel sogno americano di cui tanto si parlava (e che ora con Trump sembra essere stato fatto a pezzi ndr) era proprio questo: felicità e realizzazione anche se si è stranieri. Un sogno italiano ancora non esiste».

#LeftPlay > LA PLAYLIST DI DI MARTINO E CAMMARATA PER CHAVELA

Sul canale Spotify di Left trovate anche una playlist che Antonio Di Martino e Fabrizio Cammarata hanno dedicato a Chavela Vargas tra canzoni scritte o eseguite da loro stessi, miti della musica ispanica come Mercedes Sosa, e internazionale come Billie Holiday. Buon ascolto.

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