Dagli esordi nel solco dei Marlene Kuntz al nuovo album in cui la cantautrice romana si presenta con un’immagine di donna e autrice raffinata e ancora più matura

L’avevamo incontrata dopo l’Iuscita del suo precedente lavoro, River, l’esordio prodotto da Rob Ellis. La ritroviamo in occasione del suo nuovo album e, anche ascoltando le nuove tracce, scopriamo una Giulia Villari più matura, cambiata, in una veste più sensuale come la copertina mostra. Nella sua nuova realtà, Real, come nel titolo del cd distribuito da Goodfellas. La cantautrice romana ci racconta la genesi di questi nuovi brani tutti in inglese, fra i quali curiosamente nessuno si chiama come all’album. Scritti e suonati da lei hanno titoli laconici, quasi sussurrati: “Language”, “Prayer”, “Close” e ancora “Different”, “Path” e “July”, ma anche “Almost August”. Argomenti che fanno pensare all’estate, a un momento di evasione. Glielo chiediamo, curiosi di sapere di più di questo nuovo progetto discografico, mentre si avvicina l’appuntamento live a Roma, il 6 maggio al Monk, con la band Il Pan del Diavolo: «Ho scritto tutte le canzoni durante la primavera e l’estate scorsa, è un motivo reale anche questo. Nessun pezzo si chiama Real, vero, ma la parola è quasi dentro a ogni brano; la prima traccia dice che dobbiamo trovare la propria dimensione e realizzare la propria realtà più profonda». Di certo in questo disco scorgiamo una nuova Giulia Villari che si esprime in modo più maturo e personale, più libero, che traspare anche dall’omaggio al mitico folletto di Minneapolis, nel brano Prince.
Dopo River, il successo di Coral red, che la regista Maria Sole Tognazzi ha inserito nel film, Io e lei. E ora questo nuovo progetto musicale, in cui si colgono sonorità nuove e un timbro di voce senz’altro più consapevole.
Un anno fa avevo un po’ di canzoni e insieme al mio produttore, Sante Rutigliano, ci abbiamo lavorato, poi però, riprendendole in mano, non ci convincevano, sentivamo che non andavano più bene, sentivamo che dovevamo cambiare rotta, avevamo bisogno di qualcosa di più vero per me, in quel momento. Ho colto subito questa cosa e quindi abbiamo buttato tutto, abbiamo ricominciato da capo. (Continua sul numero di Left in edicola)

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