La conta, mentre scriviamo, è a 31 morti, annegati nelle acque del Mediterraneo centrale, al largo del porto libico di Zuara. I soccorsi, in corso, si possono seguire grazie ai tweet di Chris Catrambone, fondatore dell’ong Moas.
not a scene from a horror movie…Real life tragedy unfolding on Europe’s doorstep today! pic.twitter.com/OcJH8C92Yh
— Chris Catrambone (@cpcatrambone) 24 maggio 2017
«Non è la scena di un film horror, ma una tragedia della vita reale che si svolge oggi alle porte dell’Europa», ha scritto Catrambone, che ringrazia la Guardia Costiera italiana, che sta effettuando i soccorsi.
Current Body Count at 31. Bodies recovered being brought onboard Phoenix. Efforts continue… pic.twitter.com/DdLO1W0I9i
— Chris Catrambone (@cpcatrambone) 24 maggio 2017
Sul barcone viaggiavano circa 500 persone, 200 delle quali sono cadute in acqua, con una dinamica ancora da chiarire (un’onda? l’eccessivo carico che ha sbilanciato l’imbarcazione?).
No morgue onboard Phoenix. Bodies are being placed on the port side bow. Very sad pic.twitter.com/j1OFfOwxVo
— Chris Catrambone (@cpcatrambone) 24 maggio 2017
La tragedia, però, si innesca su settimane di polemica, sulle accuse alle Ong, compresa la Moas. La polemica è ripresa anche dai volontari del Baobab, che rilanciano un’accusa alla guardia costiera libica.
La guardia costiera libica spara ai gommoni dei migranti.Adesso è chiaro l’attacco alle ONG e il fulcro dell’accordo Italia-LIbia.Vergogna. https://t.co/aF4azt2ZfM
— Baobab Experience (@BaobabExp) 24 maggio 2017
Un’accusa che investe anche l’Italia, però, nelle parole di Amnesty International. A tredici giorni dall’episodio denunciato dall’Ong tedesca Sea Watch, secondo cui la Guardia Costiera Libica ha interrotto un’operazione di salvataggio in acque internazionali, riportando circa 500 persone in Libia, anche Amnesty, infatti, esprime preoccupazioni: l’Italia starebbe aggirando i suoi obblighi internazionali, aiutando la Libia ad intercettare i migranti nel Mediterraneo.
Strage di migranti bambini al largo della Libia, naufragio nel canale di Sicilia: 31 cadaveri.
Nessuna rivendicazione in vista.— Guido Ingenito (@guidoingenito) 24 maggio 2017