«Una bambina di 9 anni è stata data in sposa ad un uomo di 35 anni, che avrebbe abusato di lei. Il matrimonio è stato combinato dalle due famiglie, entrambe di religione musulmana, senza aspettare che la piccola raggiungesse la maggiore età»: la notizia falsa campeggiava sulle pagine de Il Messaggero, che ormai sembra avviarsi a grandi passi a essere l’opuscolo delle fake news. A leggere una notizia del genere una persona di buonsenso avrebbe qualche dubbio, almeno un moto di curiosità nel verificare una notizia così mostruosa e invece la stampa nostrana ci si butta a capofitto nemmeno fosse il buffet di una prima comunione a cui siamo riusciti ad imbucarci.
C’è Il Messaggero, ma c’è anche Il Fatto Quotidiano (che si scusa dicendo che solo dopo avere dato la notizia hanno pensato di approfondire) e vari siti, blog e naturalmente il letame da social. Ci sono anche gli immancabili commenti leghisti ovviamente: Andrea Ostellari, segretario provinciale della Lega Nord di Padova, non ha perso tempo per commentare e, sentito dall’AdnKronos, ha chiesto «una presa di posizione inequivocabile soprattutto ai musulmani di Padova, che hanno l’obbligo di condannare questa barbarie insopportabile» e l’immancabile Salvini ci ha tenuto a dire che «non c’è spazio in Italia per questo multiculturalismo».
Peccato che la notizia sia falsa. Bastava una telefonata ai carabinieri per sapere che «non c’è nessun fondamento», come dicono. Però intanto il seme è gettato, una goccia di veleno anche oggi è stata versata e, statene sicuri, qualcuno dirà che “comunque la situazione è sotto gli occhi di tutti” anche se sotto gli occhi di tutti continuano a esserci le feci di un giornalismo che mai come in questi anni sta toccando il fondo.
E anche oggi la ferocia ha trovato la sua preda. Falsa. Ma la ferocia è vera.
Buon mercoledì.