Al liceo Gobetti Volta di Bagno a Ripoli (Firenze) arrivano i professori universitari a parlare di Aristotele, Giordano Bruno, del rapporto tra scienza e filosofia. Il via il 29 novembre con una lezione sul pensiero orientale

Mentre tutti non parlano che di alternanza scuola/lavoro al Liceo Gobetti-Volta di Bagno a Ripoli (Fi) si prova ad andare in “direzione ostinata e contraria” mettendo su una vera e propria Bottega dei filosofi con professori universitari che incontreranno docenti e alunni dell’Istituto per parlare di grandi questioni filosofiche. La scuola incontra l’Università per imparare dai grandi Maestri e formare uno sguardo critico sul presente.

Si inizia mercoledì 29 novembre (dalle 11.20 alle 13.10) con il professore Marino Rosso dell’Università di Firenze che parlerà delle filosofie orientali. Un’occasione per schiudere le porte su un pensiero diverso e lontano da quello occidentale e verso cui i giovani di oggi mostrano sempre più interesse e curiosità.

Il 26 gennaio invece il professor Michele Ciliberto approfondirà una figura di grande rilievo e originalità, ma che, spesso, è lasciata ai margini dei programmi scolastici tradizionali: il nolano Giordano Bruno.
A febbraio, da Padova, arriverà il professore Enrico Berti che affronterà con gli alunni delle classi terze la complessità della filosofia di Aristotele e, infine, concluderà il ciclo la professoressa di Firenze Elena Castellani che illustrerà il rapporto tra scienza filosofia, tema cruciale per un Istituto che, fra i vari indirizzi, ha quello del liceo scientifico.

Finalmente il mondo dell’università e della ricerca verranno a stretto contatto con le domande dei più giovani, i quali invece che studiare il sapere sui libri proveranno con mano ad ascoltare e argomentare con i filosofi dei nostri tempi. Passato e presente si fondono insieme nel gusto della ricerca e della dialettica per far scendere la filosofia dal cielo alla terra, dall’astrazione alla concretezza. In questo senso “bottega della filosofia”: per sottolineare l’aspetto pratico, oltre che teoretico, della conoscenza, per unire mano e intelletto all’insegna di una concezione unitaria del sapere e dell’uomo. Mentre il mondo corre, alla ricerca dell’utile, in nome del mercato e del profitto, noi tenteremo di prenderci del tempo, per riflettere, approfondire, discutere, analizzare e lo faremo per niente, non per un utile immediato e misurabile, ma per diventare più liberi e umani.