È in grado di riconoscere la presenza di otto forme tumorali nel corpo: si chiama CancerSeek, il metodo guidato da Joshua Cohen, ricercatore della John Hopkins university di Baltimora. Con un'affidabilità che varia - per ora - dal 69 al 98 percento, consiste in un prelievo del sangue: si analizza il campione alla ricerca di tracce di Dna e proteine rilasciate dal tumore. Al seno, fegato, ovaie, polmone, stomaco, pancreas, esofago e colon retto: sono queste, ad oggi, le forme tumorali che CancerSeek è in grado - con sensibilità diverse - di riconoscere. Lo studio, pubblicato sulle pagine di Science, parla dell'utilizzo di due marcatori (Dna e proteine) per individuare la presenza di mutazioni di sedici geni collegati al cancro e di misurare i livelli di otto proteine, valutate come segnali di alcune forme tumorali. I ricercatori sostengono che l'affidabilità del test sia tale da poter rilevare non solo presenza del tumore, ma anche la tipologia del cancro. Il costo per l'analisi dovrebbe aggirarsi intorno ai 400 euro, ossia circa l'equivalente di ogni screening per una singola forma tumorale. Ma non è tutto oro ciò che luccica. Lo studio ha riportato la presenza di tumori anche laddove non ce ne fosse effettivamente traccia: su 1.005 pazienti, l'1 per cento del totale è risultato falso positivo. I marcatori potrebbero infatti segnalare la presenza nel sangue di alcune proteine che - talvolta – sono presenti anche nel caso di forti infiammazioni. Non del tutto affidabile, quindi: i risultati migliori si sono avuti per il cancro alle ovaie. Per verificare maggiormente il metodo, è stata avviata una sperimentazione che durerà cinque anni negli Stati Uniti, in Pennsylvania, coinvolgendo 50mila volontarie. Secondo i dati riportati dall'Associazione italiana registro tumori (Airtum) e l'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), nel 2016, ogni giorno in Italia si scoprono mille casi di cancro: il 52% uomini, il 48% donne. Un uomo su due nel corso della propria vita si ammalerà di tumore, a fronte di una donna su tre. In ordine: la prostata, il polmone, il colon-retto, la vescica e lo stomaco sono gli organi più colpiti per gli uomini; mammella, colon-retto, polmone, tiroide e collo dell'utero quelli per le donne. La mortalità per cancro, per entrambi i sessi è in diminuzione, seppure i numeri rimangano - purtroppo - alti. Il 57% degli uomini e il 63% delle donne riescono a sconfiggere il cancro. Il tumore, ad oggi, è la seconda causa di morte in Italia.

È in grado di riconoscere la presenza di otto forme tumorali nel corpo: si chiama CancerSeek, il metodo guidato da Joshua Cohen, ricercatore della John Hopkins university di Baltimora. Con un’affidabilità che varia – per ora – dal 69 al 98 percento, consiste in un prelievo del sangue: si analizza il campione alla ricerca di tracce di Dna e proteine rilasciate dal tumore. Al seno, fegato, ovaie, polmone, stomaco, pancreas, esofago e colon retto: sono queste, ad oggi, le forme tumorali che CancerSeek è in grado – con sensibilità diverse – di riconoscere.

Lo studio, pubblicato sulle pagine di Science, parla dell’utilizzo di due marcatori (Dna e proteine) per individuare la presenza di mutazioni di sedici geni collegati al cancro e di misurare i livelli di otto proteine, valutate come segnali di alcune forme tumorali. I ricercatori sostengono che l’affidabilità del test sia tale da poter rilevare non solo presenza del tumore, ma anche la tipologia del cancro. Il costo per l’analisi dovrebbe aggirarsi intorno ai 400 euro, ossia circa l’equivalente di ogni screening per una singola forma tumorale.

Ma non è tutto oro ciò che luccica.

Lo studio ha riportato la presenza di tumori anche laddove non ce ne fosse effettivamente traccia: su 1.005 pazienti, l’1 per cento del totale è risultato falso positivo. I marcatori potrebbero infatti segnalare la presenza nel sangue di alcune proteine che – talvolta – sono presenti anche nel caso di forti infiammazioni. Non del tutto affidabile, quindi: i risultati migliori si sono avuti per il cancro alle ovaie. Per verificare maggiormente il metodo, è stata avviata una sperimentazione che durerà cinque anni negli Stati Uniti, in Pennsylvania, coinvolgendo 50mila volontarie.

Secondo i dati riportati dall’Associazione italiana registro tumori (Airtum) e l’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), nel 2016, ogni giorno in Italia si scoprono mille casi di cancro: il 52% uomini, il 48% donne. Un uomo su due nel corso della propria vita si ammalerà di tumore, a fronte di una donna su tre. In ordine: la prostata, il polmone, il colon-retto, la vescica e lo stomaco sono gli organi più colpiti per gli uomini; mammella, colon-retto, polmone, tiroide e collo dell’utero quelli per le donne. La mortalità per cancro, per entrambi i sessi è in diminuzione, seppure i numeri rimangano – purtroppo – alti. Il 57% degli uomini e il 63% delle donne riescono a sconfiggere il cancro.

Il tumore, ad oggi, è la seconda causa di morte in Italia.