Non so se qualcuno è sfuggito ma il prossimo governo (se ci sarà, se si riuscirà a formare) sarà l’ennesimo governo “non eletto dal popolo”, “non votato da nessuno”, “deciso nelle segrete stanze”, voluto “dai poteri forti” e figlio di una “forzatura voluta dal Presidente”.
Le frasi virgolettate sono state scritte (così, pari pari) da dirigenti dei partiti che oggi si sono presentati da Mattarella e che fino a poche settimane fa fingevano di non sapere di essere in una Repubblica parlamentare in cui la maggioranza se non esce netta dalle elezioni deve essere trovata in Parlamento.
È importante ricordarselo perché sia che il prossimo governo sia M5s-Lega oppure M5s-Pd oppure qualsiasi altra combinazione possibile si ritroverà ad essere espressione diversa da quella uscita dalle urne.
E quindi sarà un “inciucio”, l’ennesimo governo “non eletto dal popolo”, “non votato da nessuno”, “deciso nelle segrete stanze”, voluto “dai poteri forti” e figlio di una “forzatura voluta dal Presidente”, come dissero loro.
Oppure potrebbe succedere che questa volta non se ne lamenti nessuno e allora sarebbe ancora peggio poiché non sarebbe il governo il problema ma piuttosto l’infantile polemica a comando di chi si lamenta delle modalità solo per giustificare la propria assenza.
E per tutti quelli che diranno che servirebbe piuttosto una legge elettorale diversa con un più alto premio di maggioranza vale la pena ricordare che la coalizione che ha preso più voti (e solo dopo il partito che finge di avere vinto ma che è arrivato secondo) non è stata votata da 2/3 degli italiani. E quindi sarebbe un “inciucio”, l’ennesimo governo “non eletto dal popolo”, “non votato da nessuno”, “deciso nelle segrete stanze”, voluto “dai poteri forti” e figlio di una “forzatura voluta dal Presidente”.
Buon venerdì.