C'è un nesso tra il becero tentativo di riabilitare la sciagurata dittatura fascista, intestando una via al repubblichino Almirante, e la lucida indifferenza per le tragiche e inevitabili conseguenze della chiusura dei porti alle Ong e della stipula di accordi con i trafficanti libici "mascherati" da guardia coste di Tripoli

Recentemente Roberta Lombardi, capogruppo alla Regione Lazio del M5S, in relazione alla mozione approvata dai consiglieri comunali di Roma del suo partito per l’intitolazione a Giorgio Almirante di una strada di Roma, si è dichiarata favorevole, e fin qui nulla quaestio, sappiamo che il M5S è un partito di destra e che al suo interno ci sono molti fascisti.

Le motivazioni esternate dalla Lombardi sono meravigliosamente idiote: “Almirante è una figura che obiettivamente con quel tipo di fascismo non c’entra assolutamente niente”. Tanto per chiarire, Giorgio Almirante è annoverato tra i fondatori della Repubblica di Salò. La Repubblica di Salò tra i suoi princìpi ispiratori aveva l’antisemitismo, mentre tra le sue azioni più vigliacche si annovera la deportazione e l’eccidio degli ebrei.

“A un certo punto bisogna anche assolvere la propria storia” è questa la sintesi del lombardipensiero, la banalità del male che vuole cancellare la storia perché l’obiettivo vero è quello di minimizzarne la reiterazione nel presente. La Lombardi, non si può dire fino a che punto ne sia consapevole, ma ha sostanzialmente inteso dire che dobbiamo assolvere quegli eccidi così come dobbiamo valutare come ineluttabili i nuovi.

Da quando sono al governo i suoi sodali del M5S, i naufraghi in mare muoiono a centinaia, per decisione del suo partito. La zona SAR, quella nella quale si svolgono le operazioni di salvataggio dei naufraghi, è stata affidata al controllo libico, che equivale a dire che i naufraghi non saranno salvati. La Lombardi dice che bisogna assolvere il fascismo dal deliberato sterminio degli ebrei, vuole essere assolta dal deliberato sterminio dei naufraghi nella zona SAR?

Non c’è solo il disprezzo politico verso la Lombardi per il becero tentativo di riabilitare la sciagurata dittatura fascista, c’è anche la condanna senza appello perché nel suo partito sono state adottate politiche che per un verso hanno scatenato il  razzismo di questa italietta immonda, e dall’altro, ancora più grave, hanno stabilito a tavolino che centinaia di naufraghi sarebbero morti annegati.

La Lombardi non può credersi assolta, la Lombardi è maledettamente coinvolta.

*

Carla Corsetti è segretario nazionale di Democrazia atea e fa parte del coordinamento nazionale di Potere

al popolo