Il ministro dell’Inferno dice che è ora di smetterla con gli scippi, le ruberie e le rapine dei negri.
Ha ragione. Anzi, peggio: noi buonisti siamo contro le ruberie, gli scippi e le rapine dei neri, dei bianchi, dei gialli, dei grigi, dei verdi e anche dei viola, nel caso in cui si palesino. Noi siamo per la giustizia e la certezza della pena per tutti gli extracomunitari ma anche per i comunitari. Non sopportiamo quelli che spennano i piccioni ai semafori ma se proprio dobbiamo scegliere preferiamo indignarci (ma tanto, proprio tanto, come piace ai cattivisti) contro un presidente della Lombardia come Roberto Formigoni che si professava seguace di Dio mentre accumulava almeno 5 milioni di euro (secondo la condanna in primo grado) oppure i 49 milioni di euro che mancano nei bilanci della Lega oppure (perché noi buonisti non guardiamo in faccia nessuno) lo scandalo di Banca Etruria e MPS.
Dice il ministro dell’Inferno che bisogna finirla con la mafia dietro agli sbarchi.
Dai. Sì. Ti diamo ragione. Magari faccia almeno la fatica di dimostrarlo ma se dovesse accadere siamo d’accordo con lui. Però noi buonisti abbiamo fiele da vendere, anche se ci dipingono come tonti, e ci piacerebbe vedere debellata una volta per tutte anche Cosa Nostra e ance la Camorra e anche la ‘Ndrangheta e anche la Sacra Corona Unita. Tutti. Applichiamo il socialismo della pena. E ci piacerebbe sapere se qualche scafista nella storia d’Italia abbia mai avuto occasione di firmare un patto o sussurrare all’orecchio di qualche pezzo di governo, com’è accaduto a Totò Riina. Ci piacerebbe occuparcene secondo una scala di priorità, diciamo. A meno che gli scafisti abbiano sconfitto i corleonesi e noi non ce ne siamo accorti.
Dice il ministro che vorrebbe essere prefetto di ferro che bisogna smetterla con gli islamici che sgozzano i capretti.
Questo, davvero, ci mette in difficoltà. Ma noi buonisti siamo per il rispetto della legge quindi se viene fatta la legge contro il dissanguamento siamo pronti ad arrestare tutti quelli che grigliano salamelle d’estate o agnelli a Pasqua. Non avremo pietà, promesso.
Dice il ministro dell’Inferno che bisogna smetterla con questi negri che stuprano.
Vero, bene, bravo, bis. Facciamo che puniamo gli stupratori, tutti, ma proprio tutti tutti, e i pedofili, tutti. Bianchi, neri, profughi, commercialisti, avvocati, gialli, produttori televisivi, registi cinematografici. Lui vi promette di arrestare tutti gli stupratori neri. Noi vorremo fermare tutti gli stupratori. Che dite? Siamo più cattivi noi.
Noi buonisti siamo molto più cattivi dei fascistelli del nuovo millennio: quelli scelgono di prendersela con un gruppo cromatico di cattivi e invece noi vorremmo giustizia con tutti, di tutti i colori. Mica per niente indossiamo l’arcobaleno. I difensori della patria dicono che bisogna onorare il nostro Paese e noi siamo d’accordo, solo che il nostro Paese è largo come tutto il mondo e proviamo una certa compassione per chi si preoccupa solo del proprio orto. C’è una differenza sostanziale, è vero: quelli rassicurano e presumibilmente possono farsi votare dai delinquenti bianchi, cattolici e italiani. A noi stanno sulle palle anche quelli. Non siamo razzisti, appunto: l’unica razza è quelli dei furbi e dei delinquenti. Quelli non li riusciamo a sopportare.
Da chi vi fareste difendere, senza scheletri nell’armadio, senza avere qualcosa da nascondere?
Buon venerdì.