E Camusso lanciò Landini come leader della Cgil nell’epoca del governo giallo-verde, o giallo-nero. Dopo mesi di attesa, in una riunione di segreteria lunga e dibattuta questa notte in Cgil la segretaria generale uscente, Susanna Camusso, il cui mandato scadrà il 3 novembre, ha illustrato l’esito delle consultazioni di queste settimane, preliminari all’apertura della stagione congressuale, e avanzato la proposta di candidatura di Maurizio Landini a prossimo leader a Corso Italia. Un esito che alcuni avevano già capito durante la recente festa nazionale del sindacato, a Lecce in settembre, una scelta che di fatto ha spaccato la segreteria. A quanto si apprende sarebbe stato lo stesso Vincenzo Colla, segretario confederale e candidato alternativo attualmente ancora in corsa, sostenuto da alcune categorie forti, come pensionati, edili, chimici, tessili e trasporti, a parlare infatti di «rottura politica della segreteria». Inoltre alcuni segretari confederali che ne avevano appoggiato la corsa avrebbero contestato il metodo adottato da Camusso, che avrebbe dovuto invece indicare solo i criteri e le caratteristiche del suo successore per lasciare poi all’assemblea generale, che sarà nominata dal prossimo congresso, il compito di eleggere il nuovo segretario generale. Il direttivo Cgil sarà convocato nei prossimi giorni, sabato o lunedì prossimo. In quella sede, probabilmente, Colla potrebbe ufficializzare l’intenzione di continuare la corsa o, addirittura, potrebbe essere chiesta la sfiducia della segretaria generale uscente. L’ufficializzazione della spaccatura della maggioranza potrebbe, a sua volta, rovinare la corsa di Susanna Camusso alla guida dell’Ituc, la confederazione sindacale internazionale il cui congresso si terrà ai primi di dicembre a Copenhagen.
È stata una discussione dura, avviata molto tardi, al termine delle segreterie unitarie con Cisl e Uil sulla manovra del governo che si è aperta con un «problema di metodo» posto dal leader Cgil, Susanna Camusso, relativo ad alcune interviste, a cominciare da quella del segretario confederale Colla che avrebbe violato regole interne al sindacato. Nessuna decisione su questo tema sarebbe stata adottata mentre, dicono ancora le indiscrezioni, sarebbe stata decisa solo «una presa formale di distanza» relativamente alle intenzioni manifestate dal segretario generale dello Spi, Ivan Pedretti, di disdire il patto di solidarietà che vige all’interno del sindacato per riequilibrare il “peso” di ciascuna categoria, in caso di proposta non gradita da parte del segretario generale o della maggioranza della segreteria.
Doveva essere il congresso dal basso e unitario e, invece, il primo giorno utile dopo la fine delle assemblee nei posti di lavoro, la corsa alla segreteria registra una spaccatura su temi che non c’erano nel documento di maggioranza, ossia su quello che hanno votato gli iscritti nei posti di lavoro. La battaglia potrebbe essere tra chi è più dialogante con i cinquestelle, Landini, e chi è legato alla cinghia di trasmissione con quello che resta del Pd e non sarebbe contrario, in prospettiva, a un’ipotesi di sindacato unificato. A favore dell’ex leader Fiom potrebbe giocare un’idea piuttosto diffusa a Corso Italia sulla necessità di un leader capace di bucare lo schermo.
La minoranza interna, l’area Il Sindacato è un’altra cosa, fa sapere che continuerà a rimanere estranea alla contesa tra pezzi di gruppi dirigenti. La commissione nazionale di garanzia non ha ancora ufficializzato i dati delle assemblee nei luoghi di lavoro ma un primo bilancio potrebbe registrare, oltre alla spaccatura interna, un diffuso calo della partecipazione in termini di voti assoluti. Il XVIII Congresso della Cgil si svolgerà a Bari dal 22 al 25 gennaio 2019. Dal 20 giugno al 5 ottobre si sono svolte le assemblee congressuali di base. A seguire e fino al 31 ottobre si terranno i congressi delle categorie territoriali, delle Camere del lavoro territoriali e metropolitane e delle categorie regionali mentre i congressi delle Cgil regionali avranno inizio il 5 novembre e si dovranno concludere entro il 24 dello stesso mese. Dal 26 novembre al 20 dicembre, si svolgeranno i congressi delle categorie nazionali dei lavoratori attivi e quello del sindacato dei pensionati della Cgil, che si terrà dal 9 all’11 gennaio del 2019. Il percorso congressuale si concluderà alla Fiera del Levante.