Gioite! Il Senato ha compiuto il primo passo per una legge che cambierà la vita di una consistente parte di italiani! Finalmente! La legittima difesa partorita dalle viscere di Salvini, nel caso in cui diventerà legge, potrà finalmente migliorare la condizione dei tantissimi italiani che sono giustamente consapevoli delle spaventose dimensioni di un fenomeno che intacca le basi della nostra democrazia: gli omicidi a scopo di furto o di rapina (lo dicono i dati ufficiali, badate bene) sono addirittura 27 nel 2014, 35 nel 2015 e (udite udite e ditemi voi se non siamo di fronte a una vera e propria emergenza) ben 19 nel 2016. Chissà cosa si inventerà il governo, così attento alle stragi nascoste quando scoprirà che gli stessi morti sono provocati in Italia anche dai fulmini. Un decreto sicurezza urgente contro le intemperie inonderà sicuramente la propaganda, prossimamente.
C’è un dato interessante, però: visto il numero di furti e rapine in Italia (perché non sia mai che il problema venga affrontato alla radice, troppa fatica, troppa impegnativa complessità) dal prossimo anno potremmo tranquillamente avere un numero di vittime che si aggiri sui 7500-8000 morti senza che nessuna legge venga infranta. Che poi muoiano le vittime o i carnefici non sarà importante capirlo: il sangue pulisce molto di più di quello che si pensa.
Ci sono però delle pieghe interessanti nella psicologia di questa pessima legge: il ministro dell’inferno, colui che si propone come estremo difensore degli italiani scarica il barile travestendolo da soluzione. In futuro si potranno tagliare piselli per prevenire gli stupri, sarà legittimo bucare i palloni buttati nel nostro giardino da pericolosissimi bambini e tagliare mani o cavare occhi per essere risarciti. Sarà un mondo perfetto, a nessuno verrà negata nella vita una piccola occasione di vendetta personale legalizzata con plauso del governo e una nuova medaglia al regolamento di conti più esplosivo dell’anno.
Se invece vi stupite delle minime dimensioni del fenomeno discusso ieri in Senato nonostante le centinaia di trasmissioni televisive dedicate allora non sapete ancora cosa sia la politica percepita, questa moderna arte di inventare pericoli immaginari per poterci applicare immaginarie soluzioni (che in questo caso accontentano comunque lobby che invece sono concrete e realissime) potendo così lasciare perdere i problemi reali (lavoro, ad esempio, uno a caso) e facendo comunque la figura degli indaffarati.
A proposito di percezioni e narrazioni. Diciamocelo. Ma poi, in fondo, chi ruberà più ora che la povertà è stata abolita? Inutile anche parlarne, quindi.
Buon giovedì.