L’incontro promosso dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris che si tiene a Roma, al Teatro Italia in questo 1 dicembre, è il prodotto di un percorso che parte da lontano. Da tempo, il presidente di DeMa ha dichiarato di voler costruire un fronte ampio, democratico, in opposizione al governo e alle politiche nazionali ed europee determinate da un ben più ampio arco di forze. Nei mesi passati si sono svolti incontri con forze politiche, di movimento, associative, realtà civiche per trovare convergenze.
Ne ragioniamo con De Magistris per capirne le prospettive future. E diamo come punto di partenza le piazze che a novembre hanno visto proteste contro il ddl Pillon e il decreto Salvini, per il diritto allo studio, fino alla oceanica manifestazione di Non una di meno del 24 novembre. Piazze piene ancora prive di reale rappresentanza politica.
Il movimento a cui allude il sindaco di Napoli può diventarne punto di riferimento?
Io lo vedo da tempo. C’è una opposizione sociale forte in questo Paese, e anche opposizione “di governo”, penso all’esperienza napoletana. Noi stiamo lavorando per costruire una alternativa politica direttamente dal basso. Non ci interessa parlare di “quarto polo”, puntiamo ad una alternativa che è fatta da movimenti, associazioni, storie di lotta, reti di militanti, amministratori, laboratori politici come quello di Napoli che rappresentano esperienze importanti nel Paese. Mi piacciono molto queste piazze che attraversiamo e che rappresentano anche la nostra storia.
Rispetto alle questioni determinate sia dalle politiche xenofobe che dai contenuti del decreto Salvini, ora convertito in legge, da sindaco e magari in futuro con un ruolo politico di livello nazionale o europeo, cosa intendi fare?
La nostra esperienza insegna che costruendo comunità aperta realizzi felicità. Abbiamo dimostrato che l’infelicità non è causata dalla persona o dal colore della pelle diverso ma dagli oppressori e quindi dal “sistema”. Questo governo è in continuità col sistema che crea diseguaglianza e infelicità. La nostra linea è proprio quella che…
Radunare una coalizione ampia di forze in opposizione al governo, un’alternativa nazionale ed europea. Fatta da movimenti, associazioni, reti di militanti, amministratori locali. È l’obiettivo del sindaco di Napoli che dice: «Dobbiamo costruire un modello sociale che metta al centro le donne e i giovani, fondato sull’uguaglianza»