C’è questa campagna pubblicitaria di un partito di governo che da giorni insozza i social con alcune foto per promuovere una manifestazione che avverrà a giorni. Il predetto partito, essendo un’accolita di oscurati dal loro capitano e essendo assolutamente privo di contenuti costruttivi pur abusando del termine “fare”, ha pensato bene di utilizzare la tecnica del dileggio per accaparrarsi un po’ di attenzione. “Lui non ci sarà” si legge nella cartolina che comunica l’appuntamento, dove lui (o la “lei”) sono i presunti avversari che questi combattono, pagati profumatamente.
Il fatto è che non si tratta solo delle facce degli avversari politici ma si trovano anche i volti di gente dello spettacolo, della letteratura, del giornalismo: tutte persone che in realtà non hanno nulla a che vedere con l’opposizione parlamentare (che dovrebbe essere la naturale preoccupazione di un partito di governo) e che non ha nulla a che spartire con il ruolo di ministro del capitano del partito. A ben vedere l’unica cosa che li unisce sarebbe che il ministro dovrebbe occuparsi della sicurezza pubblica, quindi anche della loro, gettati in pasto alla folla in questo moderno Colosseo social.
Molti, d’altro canto, hanno pensato di rispondere pubblicando la propria faccia scrivendo “io non ci sarò”. E così via. Nel botta e risposta quella manifestazione di quel pessimo partito ovviamente raddoppia la propria visibilità, tant’è che in risposta ai tanti “non ci sarò” ha twittato: «Fantastico! Se qualcuno ancora non sapeva della grande manifestazione ora lo sanno tutti. Avanti, Futuro!». E, ahinoi, non ha tutti i torti.
Nessuno invece che si prenda la briga di fare notare che l’agire per sottrazione è la caratteristica madre degli incapaci: tolgono diritti perché non sanno inventarsene di nuovi, inventano nemici perché non hanno nulla da offrire agli amici, addirittura celebrano un evento per le assenze perché non hanno nulla da raccontare sui presenti. Come diceva George Bernanos: «Le più grandi canagliate della storia non sono state commesse dalle più grandi canaglie, ma dai vigliacchi e dagli incapaci».
Buon giovedì.