Ma esattamente cosa deve accadere perché la politica si accorga di avere Silvia Romano ancora lontana da casa, passata come notizia di sfuggita, appena accennata nei discorsi della politica ma quella che sfugge ai media, al discorso generale, al cosiddetto “sentire comune” che decide la priorità delle notizie.  Perché di Silvia Romano interessa così poco al fantastico trio di presidente del consiglio e vice presidenti, sempre pronti a parlare di tutto, attribuirsi i meriti di tutti e pronti a calzare l'onda lasciata sguarnita dagli altri? Perché Silvia Romano non la prende a cuore nessuno? Davvero credete ancora alla bufala del riserbo dovuto alle indagini in corso? Proprio ieri, 27 marzo, sul Corriere della Sera si ricordava come tra Italia e Kenya sia in atto un vero e proprio scontro per le indagini: «L’ultima richiesta per essere autorizzati a inviare un pool di investigatori a Nairobi è stata trasmessa via Interpol tre giorni fa. Ma, ancora una volta, dalle autorità locali non è giunta alcuna risposta. E così si è inasprito lo scontro tra Italia e Kenya sulla sorte di Silvia Romano, la ragazza di 23 anni volontaria per la Onlus “Africa Milele”, rapita il 20 novembre scorso mentre si trovava nel villaggio di Chakama. Anche perché dallo Stato africano non è giunta alcuna notizia sulla sorte della giovane e con il trascorrere dei giorni aumentano i timori» scriveva Fiorenza Sarzanini. Cosa deve succedere perché i twittaroli o quelli che si indignano per tutti su Facebook prendano a cuore questa povera ragazza? Non ci siamo dimenticati, vero, che senza una sollevazione pubblica probabilmente sarebbero sconosciute le vicende di Cucchi e non si sarebbe avuto nemmeno quel poco che si è avuto su Giulio Regeni? Questo è uno di quei casi in cui la voce dei cittadini può (e deve) fare tantissimo. E invece niente. Dico, ma non dovevamo aiutare prima gli italiani? E gli italiani a casa loro invece niente? Forse il problema di Silvia è quello di essere andata in Kenya per conto di una Ong proprio nel momento in cui le Ong sono diventate il nemico pubblico? Davvero? Siamo caduti così in basso? Ne ricominciamo a parlare solo se la ritrovano fatta a pezzi? Dico, ma ve la ricordate Silvia Romano? Buon giovedì.

Ma esattamente cosa deve accadere perché la politica si accorga di avere Silvia Romano ancora lontana da casa, passata come notizia di sfuggita, appena accennata nei discorsi della politica ma quella che sfugge ai media, al discorso generale, al cosiddetto “sentire comune” che decide la priorità delle notizie. 

Perché di Silvia Romano interessa così poco al fantastico trio di presidente del consiglio e vice presidenti, sempre pronti a parlare di tutto, attribuirsi i meriti di tutti e pronti a calzare l’onda lasciata sguarnita dagli altri? Perché Silvia Romano non la prende a cuore nessuno? Davvero credete ancora alla bufala del riserbo dovuto alle indagini in corso? Proprio ieri, 27 marzo, sul Corriere della Sera si ricordava come tra Italia e Kenya sia in atto un vero e proprio scontro per le indagini: «L’ultima richiesta per essere autorizzati a inviare un pool di investigatori a Nairobi è stata trasmessa via Interpol tre giorni fa. Ma, ancora una volta, dalle autorità locali non è giunta alcuna risposta. E così si è inasprito lo scontro tra Italia e Kenya sulla sorte di Silvia Romano, la ragazza di 23 anni volontaria per la Onlus “Africa Milele”, rapita il 20 novembre scorso mentre si trovava nel villaggio di Chakama. Anche perché dallo Stato africano non è giunta alcuna notizia sulla sorte della giovane e con il trascorrere dei giorni aumentano i timori» scriveva Fiorenza Sarzanini.

Cosa deve succedere perché i twittaroli o quelli che si indignano per tutti su Facebook prendano a cuore questa povera ragazza? Non ci siamo dimenticati, vero, che senza una sollevazione pubblica probabilmente sarebbero sconosciute le vicende di Cucchi e non si sarebbe avuto nemmeno quel poco che si è avuto su Giulio Regeni? Questo è uno di quei casi in cui la voce dei cittadini può (e deve) fare tantissimo. E invece niente. Dico, ma non dovevamo aiutare prima gli italiani? E gli italiani a casa loro invece niente? Forse il problema di Silvia è quello di essere andata in Kenya per conto di una Ong proprio nel momento in cui le Ong sono diventate il nemico pubblico? Davvero? Siamo caduti così in basso? Ne ricominciamo a parlare solo se la ritrovano fatta a pezzi?

Dico, ma ve la ricordate Silvia Romano?

Buon giovedì.