Praticamente in contemporanea con la campagna per le elezioni europee, a Berlino dal 6 aprile si stanno raccogliendo le firme necessarie per promuovere un referendum che chiede la costituzione di una azienda pubblica che acquisisca per esproprio gli alloggi di società immobiliari che ne posseggono più di 3mila. Il referendum è stato proposto dai movimenti che da anni si battono contro la bolla immobiliare che ha investito Berlino. L’83% degli abitanti della città sono in affitto ma da tempo ormai alcune delle più grandi immobiliari tedesche quotate in borsa hanno fatto incetta di alloggi. Al punto che si stima che gli alloggi da espropriare rispettando il requisito dei 3mila posseduti sarebbero tra 200 e 250 mila!
Queste grandi immobiliari acquisiscono gli immobili e li ristrutturano creando forti aumenti dei canoni, spostamenti massicci di persone e gentrificazione. Per arrivare a svolgere il referendum occorrono 20mila firme di partenza e poi l’accettazione dello stesso da parte del 7% degli abitanti e cioè circa 170 mila persone entro 4 mesi.
A Berlino c’è un Senato che regge la città ed è governato da una maggioranza tra Spd, Linke e Verdi. La Linke si è già detta d’accordo come anche i verdi. I sondaggi sono favorevoli. Per approfondire, ecco un articolo di Edoardo Paolinelli pubblicato sul sito di Transform Italia che racconta e spiega l’iniziativa.