«Abbiamo finanziato le missioni che hanno permesso di realizzare lager in cui si stupra e si tortura. Io ho visto i segni sulle persone. Trovo crudele che una parte del mio partito abbia votato a favore», dice a Left l’europarlamentare Pd e medico di Lampedusa

Abbiamo raggiunto Pietro Bartolo, a Strasburgo nel giorno che precedeva la sua proclamazione a europarlamentare, eletto con un altissimo numero di preferenze come candidato nelle liste del Pd. «Farò di tutto – racconta – per onorare il mio mandato. Ho chiesto di entrare nella Commissione Libe (Libertà civili, giustizia e affari interni) e nella Pech (Pesca). La prima è molto ambita ma ci terrei particolarmente a farne parte. I diritti sono, a mio avviso, un punto di forza per l’Europa perché i temi sono tanti e perennemente attuali. Vorrei però chiarire subito una cosa, da me non sentirete mai parlare di “migranti” ma di persone e mai di “problema” ma di fenomeno».

Uno dei primi temi su cui il medico di Lampedusa vorrebbe poter riprendere quanto prodotto da altri è la riforma del Regolamento Dublino. Ad avviso di Bartolo le ripetute assenze di Salvini (che nel corso dell’intervista preferisce chiamare «lui») e la scarsa consapevolezza dei rappresentanti del M5s sono stati fra i fattori determinanti a impedire una riforma – su cui tanto ha ben lavorato Elly Schlein – che se approvata impegnerebbe l’Europa intera a collaborare. «Lui (Salvini, ndr) ha provocato attriti con quasi tutti i governi europei, non capisco che tecnica sia questa, una politica di insulti e parolacce. Invece bisogna essere diplomatici, giudiziosi, umani. È questione di buon senso, bisogna creare fiducia, costruire rapporti interpersonali, cercare soluzioni condivise e anche trovare compromessi. Lo scontro non porta da nessuna parte», ribadisce.

Ma Bartolo non può ignorare che anche i governi precedenti e il Parlamento europeo uscente, governato dall’asse socialisti-popolari, hanno compiuto scelte scellerate. «Vicende terribili e vergognose – conferma -. Abbiamo pagato la Turchia per fermare i siriani e il governo italiano, con il Pd, ha stretto accordi con la Libia per realizzare campi di concentramento pagando i trafficanti. Abbiamo finanziato le missioni che hanno permesso la realizzazione di lager in cui si stupra e si tortura. Da medico io le ho viste le schiene di persone scuoiate. Trovo atroce che il Parlamento abbia riconfermato tali accordi e che una parte del partito con cui sono stato eletto abbia approvato tale rinnovo. Lui (Salvini, ndr)…

 

L’intervista di Stefano Galieni a Pietro Bartolo prosegue su Left in edicola dal 5 luglio 2019


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