Secondo alcune testimonianze, il 2 luglio 2018 un cargo italiano ha ricondotto a Tripoli un gruppo di migranti soccorsi nel Mediterraneo. Una vicenda ancora oscura, che ha segnato in negativo il destino di molti esseri umani. Il nostro settimanale l'ha denunciata per primo. E sul caso è stata depositata una interrogazione parlamentare

Secondo alcune testimonianze, il 2 luglio 2018 un cargo italiano ha ricondotto a Tripoli un gruppo di migranti soccorsi nel Mediterraneo. Una vicenda ancora oscura, che potrebbe costituire una grave infrazione delle norme internazionali sul diritto d’asilo e sul diritto del mare. E che ha segnato in negativo il destino di molti esseri umani. Ricondotti nei lager libici. Una vicenda che il nostro settimanale ha denunciato per primo, grazie ai contributi dell’attivista e scrittrice Sarita Fratini e del collettivo Josi & Loni project.

Ebbene, il 26 luglio scorso il deputato dem Matteo Orfini ha depositato alla commissione Affari costituzionali della Camera una interrogazione sul tema, indirizzata al ministro delle Infrastrutture. Nel documento si chiede di fare luce anche su un altro episodio, quello della Asso Ventotto, la nave commerciale di cui si occuparono le cronache il 30 luglio 2018 per aver riportato in Libia un gruppo di persone soccorse nel Mediterraneo in acque internazionali, su indicazione della marina di Tripoli. Un episodio che l’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione definì «una delle più gravi violazioni del diritto internazionale ed europeo in materia di asilo mai avvenute».

Per il momento, con la caduta del governo giallonero, il quesito rimane senza risposta. Dal canto nostro, continueremo a indagare.

Per approfondire, l’inchiesta di Leonardo Filippi è stata pubblicata su Left del 14 giugno 2019


SOMMARIO ACQUISTA