Per la prima volta in Italia le persone che non vanno in Chiesa sono più dei frequentatori. Lo documenta una indagine Istat, che presenta un dato nuovo e interessante: sono le donne oggi ad emanciparsi dalla fede più rapidamente. Ce ne parla Linda L. Sabbadini

Il Corsera sembra andare in soccorso del capo leghista riesumando il cardinal Ruini, che raccomanda: «La Chiesa dialoghi con Salvini, ha notevoli prospettive davanti a sé». Il suo uso e abuso del rosario in politica? «Un modo per affermare il ruolo della fede», dice il cardinale che, da capo della Cei, lanciò una campagna a tappeto per far fallire il referendum del 2005 sulla Legge 40/2004; a tutto danno dei diritti e della salute delle donne. All’epoca, con papa Ratzinger, tuonava contro il progresso scientifico e si lanciava alla re-conquista della penisola spacciando la dottrina religiosa come antropologia. Sul Messaggero, ora, a Ruini risponde l’attuale capo della Cei, Bassetti, rivolgendosi ai «laici responsabili», salvo poi lanciarsi nella difesa della linea dura dei valori non negoziabili, tuonando contro l’eutanasia e ribadendo che «l’antropologia cristiana è nell’interesse di tutti».

Discorsi a zig zag, per confondere e irretire, andando a caccia di sponde fra i politici genuflessi a destra come nel centrosinistra. Ma il Paese reale presta poco ascolto. O almeno lo fa sempre di meno, stando a quel che emerge anche da un report di cui ha scritto su La Stampa la direttrice del Dipartimento per le statistiche sociali ed ambientali dell’Istat, Linda Laura Sabbadini. Ci ha colpito molto un dato: oggi la secolarizzazione avanza sempre più rapidamente fra le donne, segno di un’emancipazione femminile sempre più forte. Per saperne di più siamo andati a disturbare la dirigente dell’Istat che in questi giorni si trova a New York. Balza agli occhi un fatto abbastanza eclatante, le diciamo: per la prima volta in Italia il numero delle persone che non vanno in Chiesa supera quelle che ci vanno regolarmente (rispettivamente il 25,9% e il 25%).

«Il calo della pratica religiosa regolare, cioè almeno una volta a settimana, è in atto da molti anni. I dati dell’Istat permettono di analizzarlo dagli anni Novanta», precisa Sabbadini. Ma ecco l’elemento nuovo: «Mentre prima a fronte di questo calo si assisteva a…

L’intervista di Simona Maggiorelli a Linda Laura Sabbadini prosegue su Left in edicola dal 15 novembre 2019

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