Preghiere e saluto militare. Programmi formativi ad hoc. Nessun cenno ai diritti delle donne e alla laicità. Sono alcune delle regole ferree nelle accademie per bambini e ragazzi di 6-17 anni. Ecco come il presidente ha stravolto e militarizzato il sistema educativo statale

Tutte le mattine c’è lo stesso rituale. Alle sette, prima di andare a lezione, si issa la bandiera, si intona l’inno nazionale e poi ci si dirige a passo di marcia in aula. Appena arrivano gli insegnanti – che ovviamente sono dei militari, la classe deve scattare in piedi e rimanere in posizione fino a quando non verrà dato l’ordine di riposo. Un perfetto plotone di adolescenti. E no, non si tratta di una puntata del reality show di Rai 2 La caserma (anche se le divise e i modi di fare potrebbero farlo credere). È piuttosto la rigida routine che da più di due anni a questa parte molti studenti brasiliani sono costretti a dover seguire ogni volta che vanno a scuola.

La militarizzazione delle scuole è arrivata in Brasile nel febbraio del 2019 con una riforma firmata dall’ex ministro dell’Istruzione Ricardo Vélez Rodríguez. Rodríguez, di comune accordo con l’allora neo eletto presidente Jair Bolsonaro, stravolse il sistema educativo statale ponendolo sotto il controllo delle forze armate che lo riorganizzarono iniziando una trasformazione delle scuole pubbliche in accademie militari pensate per i ragazzi di età compresa tra i 6 e i 17 anni.

Un tipo di scuola diverso, con un…

* Illustrazione di Carolina Calabresi *


L’articolo prosegue su Left del 19-25 marzo 2021

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