«Quando scrivo per il teatro - racconta Elda Alvigini - è sempre un’azione politica nell’accezione più profonda del termine». L’attrice e autrice torna in scena a Roma il 19 dicembre con la stand-up comedy “InutilmenteSfiga”

InutilmenteSfiga è il nuovo spettacolo con cui l’attrice, autrice e regista Elda Alvigini torna in scena, il 19 dicembre a Roma, one night in Largo Venue (con la produzione del Teatro le Maschere dove approderà tra il 10 e il 13 marzo 2022).

InutilmenteSfiga è diverso dai suoi precedenti spettacoli. Può spiegarci come è nato?
InutilmenteSfiga nasce nell’estate 2015, grazie a diverse persone che mi hanno spinto ad uscire dalla “zona di comfort” chiedendomi, non solo di scrivere, ma di mettermi alla prova come attrice con la stand-up comedy. In particolare, è stata la collega Cristiana Vaccaro a darmi il la, coinvolgendomi in una manifestazione estiva di teatro. Certo, coltivo da anni la passione per la scrittura e ho sempre contribuito alla stesura dei miei spettacoli, però quell’invito ha rappresentato l’occasione per “fare di più” come autrice e come attrice. Rispetto al teatro tradizionale, nella stand-up comedy l’attore è solo di fronte al pubblico, senza la mediazione – protezione degli apparati scenici.

Cosa ha significato per lei scrivere lo spettacolo interamente da sola?
La scrittura ha assunto un valore catartico. Mi è servita per esorcizzare una serie di vicende negative. Mettendole nero su bianco, le ho elaborate, osservate da un altro punto di vista, insomma, ho fatto una separazione. Penso che la comicità autentica consista in un ribaltamento della prospettiva che deriva da un profondo lavoro interiore, un processo di trasformazione e crescita personale. La capacità di cambiare punto di vista, per me, è correlata alla capacità di reagire, indispensabile in una realtà che ci mette continuamente alla prova. Una qualità costitutiva dell’essere umano ma comunque diversa in ogni persona, a seconda della propria immagine interna, della visione del mondo, delle priorità che ci si pone. Inoltre, affrontare degli eventi gravi, difficili, è sicuramente complesso ma, nello stesso tempo, può diventare un’opportunità per crescere, superare i propri limiti e, magari, scoprirsi migliori di quello che si pensava. Alla luce di queste considerazioni posso dire che la risata del pubblico per me è una vittoria, la conferma che il mio messaggio è arrivato al cuore e che il ribaltamento che ho attuato è stato efficace e benefico anche per altri.

Come ha reagito Elda Alvigini alla pausa forzata a causa del Covid?
La reazione principale è stata quella di…


L’articolo prosegue su Left del 17-23 dicembre 2021

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