Senza coinvolgere i cittadini, la Commissione Ue ha deciso che energia nucleare e gas saranno fonti assimilate al sole, al vento e a tutte le rinnovabili. Ma il Parlamento di Bruxelles e il Consiglio possono affossare tutto con il sostegno di alcuni Paesi. E l’Italia?

Non bastavano le ansie e le paure seminate dalla pandemia, ad aggiungere incertezza ci ha pensato la Commissione europea che ci ha fatto un pessimo regalo di capodanno: ha deciso che energia nucleare e gas saranno fonti assimilate al sole, al vento e a tutte le vere rinnovabili. Non è uno scherzo né una magia, ma la conclusione della lunga e travagliata disputa sulla tassonomia, il nome incomprensibile scelto per decidere quali debbano essere considerate le fonti energetiche da finanziare perché utili alla transizione ecologica.

Una prima domanda: state decidendo la strategia per fermare il cambiamento climatico senza coinvolgere o almeno informare le popolazioni? Dove sono finiti i titoloni dei grandi giornali sulla fine della terra durante il vertice di Glasgow, sostituiti ora da distratti trafiletti sulle scelte utili per scongiurarla? Già averle chiamate “Tassonomia” è escludente.

Mi chiedo come si possa pensare di realizzare, da qui al 2050, una trasformazione ecologica della società europea che ci protegga dal caos climatico con i popoli che dovrebbero realizzarla completamente all’oscuro di ciò che questo comporta?

Forse si pensa che saranno le tecnologie e le continue innovazioni che le caratterizzano a realizzare una…


L’articolo prosegue su Left del 14-20 gennaio 2022 nello SPECIALE AMBIENTE

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