Troppi segnali del progetto neocoloniale di Putin sono stati ignorati fin dalla seconda guerra in Cecenia. Perché?

Cosa c’è nella testa di Putin? Per provare a dare una risposta a questa domanda, concentrandosi sulle influenze ideologico-filosofiche del capo del Cremlino, il filosofo francese ma di origini russe, Michel Eltchaninoff, direttore della rivista Philosophie Magazine, ha pubblicato un libro nel 2015, l’anno dopo l’annessione della Crimea da parte della Russia. Nella testa di Putin esce ora con una nuova edizione e con un nuovo capitolo (in Italia pubblicato da Edizioni e/o).

Secondo Eltchaninoff, Putin avrebbe costruito negli anni una propria filosofia-ideologia “patchwork” influenzato da Dugin (v. Left dell’8 aprile, ndr), il guru del nuovo eurasianesimo, un…

 

* L’autrice: Manuela Petrucci è psichiatra e psicoterapeuta

L’articolo prosegue su Left del 15-21 aprile 2022 

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