È possibile paragonare il conflitto di oggi in Ucraina con le lotte partigiane? Alcuni elementi senza dubbio ricorrono ma sarebbe più corretto proporre una similitudine con la Francia invasa nel 1940 (o la Polonia del 1939) che con la Resistenza che ne è seguita negli anni successivi

Una data divisiva, un’occasione di scontro fra opposti estremismi. Il giorno della Liberazione è sempre più ai margini del nostro calendario civile, e oggi a maggior ragione, viste le aggressioni mediatiche a cui è sottoposta la principale associazione partigiana, l’Anpi. Eppure nelle ultime settimane politici e mass media ricorrono con crescente insistenza all’uso del termine “resistenza” in riferimento alla guerra in corso in Ucraina. Per decenni era sembrata una parola fuori moda, appannaggio di una piccola categoria di intellettuali e nostalgici. Alla Resistenza si preferiva la “resilienza”, questa sì positiva e condivisa. Il messaggio era chiaro: oggi non serve più combattere, lottare, difendere la democrazia e i suoi valori; è sufficiente adeguarsi, adattarsi a una società pacificata e florida. Gli avvenimenti degli ultimi due anni, e ancora di più degli ultimi tre mesi, hanno cambiato radicalmente questa sensazione, riportando in auge espressioni che richiamano l’epoca fascista e la guerra di liberazione. Si è parlato di “dittatura sanitaria” in relazione alle politiche adottate in seguito alla crisi pandemica; si parla oggi di “totalitarismo” putiniano, di “genocidio” russo e di “resistenza” ucraina. Le categorie di analisi ereditate dalla Seconda guerra mondiale sembrano oggi più attuali che mai. Ma ha davvero senso utilizzarle? Non rischiano piuttosto di creare confusione, di produrre un appiattimento, una rinuncia alla comprensione della complessità degli eventi?

Una scelta
Per comprendere il senso di questi riferimenti è necessario ribadire cosa è stata la…

 

* L’autore: lo storico Eric Gobetti è studioso del fascismo, della seconda guerra mondiale, della Resistenza. Autore di numerosi saggi, ha pubblicato nel 2021 E allora le foibe? (Laterza). Per approfondire vedi l’intervista di Leonardo Filippi pubblicata su Left del 5 febbraio 2021

L’articolo prosegue su Left del 22-28 aprile 2022 

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