«Possiamo conquistare il potere» scommette Jean-Luc Mélenchon. Il leader di France insoumise si presenta alle legislative di giugno alla guida di un'ambiziosa federazione delle forze progressiste. «I social-liberalisti come Macron - dice - hanno perso la capacità di indirizzare la società»

Il candidato dell’Union populaire ha lanciato un appello al suo “campo largo” per trasformare le elezioni legislative in un “terzo turno” delle presidenziali e arrivare ad eleggere un proprio primo ministro. Dopo la sconfitta di Marine Le Pen, Jean-Luc Mélenchon, leader di France insoumise scommette che non ci sarà nessun regalo per un presidente così «mal eletto» come Macron e invita a «radunare il massimo delle forze a sinistra» per vincere. Un risultato lo ha già ottenuto: per la prima volta verdi, socialisti, comunisti sono riuniti in un progetto politico con obiettivi in comune.

Mélenchon, lei chiede di essere eletto primo ministro. Come convincere gli elettori che alle legislative una vittoria è possibile?
Le elezioni presidenziali hanno ridisegnato il paesaggio politico in Francia facendo emergere tre blocchi politici più o meno numericamente equivalenti: il blocco liberale, che include la destra tradizionale, quello di estrema destra, e infine quello che abbiamo chiamato il blocco popolare. Quest’ultimo è il risultato di una strategia di lungo corso. L’inizio risale al Front de gauche (Fronte di sinistra) del 2012. Ne è seguita una costruzione paziente che ha a poco a poco aggregato varie fasce della popolazione intorno alle idee del programma “l’Avenir en commun”. Alla base c’è un blocco sociale, con al centro i ceti popolari. Avanziamo proposte di superamento di questo iniquo ordine capitalistico. Le elezioni presidenziali non hanno fatto nascere una vera maggioranza politica. Tutte le spie che indicano una forte crisi democratica, ecologica e sociale restano accese. Chi ha appoggiato la mia candidatura alle presidenziali è rimasto insoddisfatto perché abbiamo perso l’occasione di andare al ballottaggio per 420mila voti. Potevamo farcela se ci fossimo presentati insieme al Partito comunista. Ma questa frustrazione non ci lascia rassegnati perché con questo “terzo turno” la lotta riprende. Possiamo conquistare il potere. La posta in gioco è enorme, lo…

Traduzione di Catherine Penn.
Intervista pubblicata il 28 aprile 2022 sul quotidiano francese l’Humanité – partner, come Left, di Media Alliance

L’intervista prosegue su Left del 13 maggio 2022 

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