La scoperta di 46 migranti morti all’intento di camion a San Antonio, negli USA, ha riacceso flebilmente la luce sulle condizioni di viaggio dei migranti che cercano la salvezza con tutti i mezzi possibili. È una bella lezione per tutti coloro che continuano a cianciare di “taxi del mare” o di “africani in vacanza”.
Ora, passata l’emozione dell’indignazione da social potremmo ricordare tutti gli altri episodi, tanto per avere il polso del dramma:
Inghilterra, 23 ottobre 2019: 39 migranti vietnamiti morti per soffocamento e ipertermia sono stati trovati in una roulotte fuori Londra. Quattro uomini sono stati incarcerati per omicidio colposo; uno di loro, un uomo vietnamita, è stato condannato a 15 anni di carcere a febbraio dopo essere stato condannato per essere il capobanda.
USA, 23 luglio 2017: otto immigrati sono stati trovati morti in una soffocante roulotte in un parcheggio di San Antonio Walmart nella calura estiva del Texas. Altri due sono morti in seguito negli ospedali, l’autista è stato condannato all’ergastolo. Le autorità hanno descritto l’incidente come un tentativo di traffico di immigrati andato storto.
Libia, 20 febbraio 2017: 13 migranti africani soffocati all’interno di un container mentre venivano trasportati tra due città della Libia. Secondo la filiale locale della Mezzaluna Rossa, un totale di 69 migranti per lo più maliani sono stati stipati nel container. Secondo quanto riferito, erano rimasti intrappolati nel container per quattro giorni.
Austria, 27 agosto 2015: la polizia austriaca ha scoperto un camion abbandonato contenente i corpi di 71 migranti iracheni, siriani e afgani. Tra le vittime soffocate c’erano otto bambini. Il camion, trovato parcheggiato lungo un’autostrada, era entrato in Austria dall’Ungheria.
Pakistan, 4 aprile 2009: 35 migranti afgani soffocati all’interno di un container abbandonato nel Pakistan sudoccidentale. Le autorità hanno affermato che più di 100 persone sono state stipate all’interno del container, che avrebbe dovuto essere portato al confine iraniano.
Thailandia, 9 aprile 2008: 54 migranti birmani soffocati nella parte posteriore di un camion frigorifero ermetico nella città meridionale di Ranong. Il camion portacontainer a 10 ruote, solitamente utilizzato per il trasporto di pesce congelato, era in viaggio verso l’isola turistica di Phuket. I morti includevano 37 donne e 17 uomini. Altri 21 sono stati ricoverati in ospedale e i restanti 46 sono stati arrestati dalla polizia per essere entrati illegalmente in Thailandia.
USA, 14 maggio 2003: 19 migranti sono morti all’interno di un soffocante rimorchio di un trattore mentre viaggiavano dal sud del Texas a Houston.
Inghilterra, 18 giugno 2000: 58 immigrati cinesi sono stati trovati morti all’interno di un camion nella città portuale inglese di Dover. Il camion olandese aveva trasportato gli immigrati attraverso la Manica dal Belgio.
Il traffico di migranti è un crimine orrendo che si poggia su due pilastri fondamentali: l’incuria verso persone che sono viste come “altro” da noi e l’ignoranza di credere che l’ultimo dramma di cui sappiamo sia un caso isolato. Poi ci sono i fiancheggiatori morali, sono quelli che parlano con superficialità di “taxi” senza essere capaci di rispettare l’odore della morte.
Buon mercoledì.