La protesta del sindacato dei giornalisti nei confronti dell'emendamento Costa che "lede il diritto dei cittadini a essere informati"

Come ha fatto notare in un suo intervento sul quotidiano Domani il professore ordinario di Diritto processuale penale all’università La Sapienza di Roma Glauco Giostra l’emendamento bavaglio del deputato di Azione Enrico Costa è anche inutile. La norma votata di gran carriera dai partiti di destra e dai calendiani di Azione e dai renziani di Italia viva secondo Giostra “oltre che inutile” sarebbe anche “controproducente”: “Non si comprende per quale ragione, infatti, dovrebbe risultare meno pregiudizievole – scrive Giostra – per l’immagine dell’indagato una sintesi giornalistica dei motivi che ne hanno determinato la custodia cautelare rispetto alla motivazione del giudice. Tanto più che il provvedimento legislativo – prosegue il giurista – emanato in attuazione della stessa direttiva europea vieta all’autorità giudiziaria e non all’operatore dell’informazione «di indicare pubblicamente come colpevole» l’indagato «fino a quando la colpevolezza non sia stata accertata con sentenza irrevocabile»”. Per Giostra “infine, inquieta la tendenza a coprire con le paludate vesti del garantismo insistenti proposte di segreto; di quel segreto che per Beccaria è il più potente scudo della tirannia”. 

Oggi il sindacato dei giornalisti organizza una protesta simbolica che coinvolgerà i presidenti e i segretari delle Associazioni regionali, i cronisti e giornalisti tutti. A seguire, il 3 gennaio prossimo sarà convocata la Conferenza dei Comitati di redazione per stabilire la scansione temporale delle azioni che dovranno portare allo sciopero generale, “uno sciopero contro la censura di Stato e per rivendicare l’identità e la dignità della nostra professione”, scrive Fnsi. A fare spavento è la mollezza che si respira intorno. 

Buon giovedì. 

Nella foto: immagine dal sito dell’Ordine nazionale dei giornalisti