La gestione del patrimonio pubblico è stata oggetto negli ultimi decenni di uno “sciame normativo” a seconda del ministro di turno. Il risultato: confusione negli uffici, perdita di competenze scientifiche, più danni che benefici. Ne parla Francesco Erbani, un attento osservatore del sistema culturale del Paese, in questa anticipazione del suo libro "Lo stato dell’arte"
Dal 1998 ai primi mesi del 2024 il ministero dei Beni culturali ha conosciuto 15 riforme. Mediamente una ogni anno e sei mesi. Una strabiliante e instancabile vocazione innovativa o un terribile stress? Si è trattato, in realtà, prevalentemente di faccende relative alla denominazione – ora infatti il ministero è intitolato alla Cultura e non…