Le tuniche indossate d’inverno nell’antica Roma oppure il passaggio delle Alpi di Annibale con gli elefanti. Sono alcuni dei temi preferiti dai negazionisti del cambiamento climatico che vengono smascherati al Cicap Fest dallo scienziato Giulio Betti, come anticipa in questo testo
Dal semplice testo scolastico al colossal hollywoodiano, ogniqualvolta si descrive l’impero romano lo si fa raffigurando gladiatori, senatori e comuni cittadini e cittadine rigorosamente vestiti con tuniche e toghe. Al di là delle ovvie differenze stilistiche tra uomini e donne, in effetti, queste lunghe vesti rappresentavano la copertura più diffusa ai tempi degli antichi Romani. Abiti apparentemente leggeri cui facevano da sfondo costruzioni non propriamente adatte a contenere i rigori invernali come templi, fori, domus e ville.
Secondo alcuni il vestiario e l’architettura dell’epoca romana dimostrerebbero che 2000 anni fa a Roma, e in gran parte d’Europa, il clima era decisamente gradevole. Del resto, è difficile oggigiorno immaginare qualcuno che passeggi nel cuore della capitale in pieno inverno con indosso giusto una tunichetta. Le case sono riscaldate e coibentate, così come lo sono i templi e i fori moderni, vale a dire uffici, chiese, musei, centri commerciali ecc., eppure, sebbene Roma non sia certo famosa per i rigori invernali, ma piuttosto per la mitezza del proprio clima, la visione che ne abbiamo oggi e più “fredda” rispetto a quella che ci viene restituita dalla rappresentazione classica. Una visione che ha alimentato, negli anni, dubbi sull’eccezionalità e l’unicità dell’attuale cambiamento climatico, spingendo addirittura taluni ad affermare che all’epoca dei Romani faceva più caldo di oggi.
Come spesso accade, siamo di fronte a una mezza verità. Alla percezione distorta proveniente dall’iconografia storica, vanno aggiunti infatti dati oggettivi provenienti dalla ricerca scientifica. Tra il 200 a.C. e il 150 d.C. (secondo alcuni studiosi anche fino al 400 d.C.), il clima in area mediterranea e su buona parte della regione euroatlantica fu piuttosto stabile e mite: stiamo parlando del periodo noto come “ottimo climatico romano”.
Questo articolo è riservato agli abbonati
Per continuare la lettura dell'articolo abbonati alla rivista
Se sei già abbonato effettua il login