Dopo oltre trent’anni l’Italia è tornata ospite d’onore all’appuntamento di settore più importante in Europa, la Fiera del Libro di Francoforte alla sua 76esima edizione, che ha appena chiuso i battenti (16-20 ottobre). Ed è stata un’occasione straordinaria per portare in Germania e nel mondo la nostra letteratura, classica e contemporanea. L’obiettivo principe di Juergen Boos, direttore della Fiera- è aumentare il numero di traduzioni da e verso la lingua ospite ed espandere la rete editoriale internazionale del Paese ospite.
Esattamente trentasei anni fa vivevamo un altro Paese e un altro mondo. In Fiera l’aria è stata diversa: certo sono state molte le assenze – la crisi c’è e si sente – ma si è respirato anche un clima di resistenza, per ritrovarsi, nonostante umori e malumori, ancora una volta come comunità nutrita da passioni che tracciano il volto di questa nostra cultura e di questa epoca di crisi. E il dibattito prosegue acceso.
Innocenzo Cipolletta presidente dell’Associazione italiana editori (Aie) ci dice che oggi acquistiamo oltre 112 milioni di libri l’anno, più del doppio rispetto al 1988, mentre siamo la quarta editoria d’Europa, la sesta nel mondo. E propone (Giornale della Libreria, ottobre 2024) un interessante confronto sulla classifica dei primi 25 titoli venduti nei primi sette mesi, rispettivamente del 1988 e del 2023. Riportiamo solo alcuni elementi che ci colpiscono e vi rimandiamo alla fonte. Primo in classifica: allora, Lezioni americane di Italo Calvino, ora, Spare. Il minore di Prince Harry; ieri i primi 25 titoli appartenevano a soli 9 marchi editoriali, oggi sono pubblicati da 15 marchi diversi; un tempo era forte la presenza della narrativa straniera, insieme alla saggistica con ben 11 titoli mentre oggi solo tre sono i saggi con al primo posto, autopubblicato, Il mondo al contrario del generale Vannacci, seguito da Quando eravamo i padroni del mondo di Aldo Cazzullo e Buchi bianchi, dentro l’orizzonte di Carlo Rovelli edito da Adelphi.
Se guardiamo ai generi: nel 1988 nessun libro per bambini in classifica, solo due su 25 nel 2023. La stessa fonte ci informa che oggi «poco meno della metà del mercato è fatto da libri di saggistica, un terzo dalla narrativa, il resto sono libri per bambini e ragazzi…al cui interno la fascia 0-5 anni raccoglie da solo il 46% delle vendite, in costante crescita dal 2019». Ma incrociando i dati qualcosa non torna. Fra l’altro, se è vero che un buon 20% del mercato sembra occupato dai libri per bambini e ragazzi, perché nelle classifiche della “stampa che conta” ne troviamo meno della metà? La risposta è troppo complessa per questa sede ma lasciamo aperta la domanda e ci spostiamo al Pavillon -cuore politico dei dibattiti della Buchmesse- dove si tiene un incontro che vede protagonista “l’altra Italia di Giordano e Scurati”, presenti in Fiera ma fuori della delegazione ufficiale così come Saviano.
Al tavolo anche Francesca Melandri mentre modera per il PEN Berlin (650 membri fra Poetrists, Essayists, Novelists) Birgit Schönau, brillante firma del Die Zeit e saggista. Il dibattito verte sul rapporto fra scrittori e politica che, a detta dei relatori, si rompe quando il potere non esita a usare i propri mezzi per minacciare e punire e la discussione si conclude denunciando una forte assenza di “movimento” e di “luce” nel padiglione dedicato all’Italia. A saper leggere, le ragioni dell’uno e dell’altro sono probabilmente tutte nei titoli “Radici nel presente” dell’altra Italia in contrapposizione a quel “Radici nel futuro” del programma ufficiale.Denuncia Scurati che parla di radici fasciste e neofasciste: «Un titolo brutto, rivolto al passato, una celebrazione funeraria non avendo una proposta culturale attuale».
Un programma quello ufficiale accompagnato però dal punto di vista visivo da un maestro della luce (e insieme dell’ombra e del buio) qual è Lorenzo Mattotti che ne firma il manifesto. E approda a Francoforte dopo aver realizzato i manifesti per Cannes, Venezia e molto altro. Per approfondire leggere “Una chiacchierata con Lorenzo Mattotti” di Ivan Canu nel magazine From Illustration to Comics. Pencils in talented Young Hands che in italiano suona Matite giovani tra illustrazione e fumetto. Un magazine/catalogo che documenta una bella mostra e un progetto importante promosso dalla Bologna Children’s Book Fair con AIE. Una mostra che si iscrive nel solco della grande ricerca che la Fiera del Libro per ragazzi svolge da sempre nell’ambito del visivo e dell’illustrazione di cui nel magazine Elena Pasoli, direttrice della Fiera, traccia la storia. «La nostra partecipazione -dice Pasoli- è stata molto positiva; innanzi tutto è motivo di orgoglio per noi essere stati scelti per curare l’unica mostra di illustrazione presentata nel quadro delle iniziative del padiglione dell’Italia Paese ospite. Poi devo dire che l’interesse che la mostra ha suscitato è stato davvero grandissimo, con le visite guidate sempre sold out e i magazine/catalogo andati letteralmente a ruba. Ci ha fatto molto piacere ricevere tanta attenzione, soprattutto perché protagonisti della mostra non erano grandi illustratori già affermati, ma talenti giovanissimi, molto diversi tra loro, che hanno saputo occupare la scena internazionale di Francoforte con la forza e la determinazione della loro creatività». Una mostra che vede coinvolte tre realtà formative importanti del nostro Paese: l’ISIA di Urbino con Silvana Sola, docente e storica libraia della Giannino Stoppani di Bologna; l’Accademia Drosselmeier, ancora con Silvana Sola e Grazia Gotti, quest’ultima impegnata anche nella nascente Children’s Books Publishing Naples Academy; il Mimaster di Milano con il direttore e illustratore Ivan Canu. Fra i trenta giovani talenti di questa mostra davvero mirabile segnaliamo, una per tutti, Alida Pintus con il suo Imperatore della serie Tarocchi, inequivocabile omaggio al Max di Maurice Sendak. Artista giovane, colta e consapevole che si presenta così: «Il mio posto felice è quando disegno fra illustrazione e design, di cui amo il lavoro corale» e ringrazia la Fiera del Libro «perché ci fa crescere, viaggiare e investire sul futuro». Per questi giovani il viaggio, reale o virtuale, è un modo di stare al mondo arricchendosi di contaminazioni spaziali, migrando per costruire identità che restano fortemente italiane e insieme universali. Ancora a cura della Bologna Children’s Book Fair con IBBY Italia non poteva mancare la ormai tradizionale proposta delle eccellenze italiane del 2023/2024. Non in questo anno mirabilis che ha visto anche il congresso mondiale di IBBY-International Board on Books for Young People celebrarsi a Trieste, di nuovo in Italia dopo i due precedenti nel 1958 a Firenze e nel 1970 a Bologna. È sembrato d’obbligo proprio quest’anno proporre una nuova categoria, quella dei “libri sui libri per ragazzi/ books on books”: saggi, libri di alta divulgazione, cataloghi d’arte che caratterizzano l’opera di ricerca e studio del nostro paese. Una nuova proposta utile a editori e operatori del settore, in Italia e nel mondo, ma anche ai media, alla scuola, alla famiglia che sono o dovrebbero essere interessati alla promozione, diffusione, valorizzazione e soprattutto allo studio della letteratura per ragazzi. L’editore Gallucci, entrato quest’anno per la prima volta in questa lista d’onore, ci fa notare che la selezione è forse troppo «alta e raffinata» ma noi gli ricordiamo che i bambini e i ragazzi hanno diritto ai buoni libri, hanno diritto alla bellezza, sta a noi adulti trovare le risposte giuste. Loro chiedono strade illuminate, piene di luce perché a differenza di noi adulti loro sono in movimento. Perché, dicono gli scrittori, «la lettura è fascinazione, è invito a lasciarsi catturare dalla vita, dunque bando alle storie scritte a tavolino o su commissione» (Patrizia Rinaldi); «è libertà di informazione, libera scelta di scrivere e leggere quello che si vuole per lasciarsi andare a scoprire il mondo, è esperienza collettiva nelle scuole» (Davide Calì); «perché non bisogna lasciare pascolare i bambini da soli ma guidarli nella lettura che pure resta un piacere solitario» (Beatrice Masini). In ogni caso, attenti Signori, i ragazzi ci guardano e certo loro sono il nostro presente!
L’autrice: Paola Vassalli è saggista e studiosa di letteratura per l’infanzia, fra i suoi libri Abc delle figure nei libri per ragazzi (Donzelli)