Eppure i numeri dei dazi sono lì, implacabili: fino a 200mila posti di lavoro a rischio, 35 miliardi di danni all’export, interi settori strategici colpiti

La lettera è arrivata a Bruxelles con l’educata brutalità del potere imperiale: “Dear Madam”, 30% di dazi su tutte le importazioni Ue a partire dal primo agosto. Firmato, Donald J. Trump. È il modo in cui un ex presidente sotto processo e un candidato in piena campagna elettorale ha scelto di trasformare l’Europa in bersaglio mobile. Non un errore tattico, ma un metodo: creare il problema per vendere la soluzione.

La risposta italiana? Un misto di afasia e devozione. Giorgia Meloni, quella che diceva di voler fare da ponte tra Washington e Bruxelles, si è trovata travolta da uno tsunami economico e politico che parte proprio da lì, dagli Stati Uniti che considera “amici”. Non un messaggio pubblico, non una strategia chiara, solo l’evocazione di un negoziato ancora aperto, come se i dazi fossero una variante del meteo.

Eppure i numeri sono lì, implacabili: fino a 200mila posti di lavoro a rischio, 35 miliardi di danni all’export, interi settori strategici colpiti – dall’agroalimentare all’automotive, dalla meccanica alla farmaceutica. E con essi, il cuore dell’elettorato di centrodestra. Non serve scomodare la geopolitica per capire che qui crolla un intero racconto.

A destra si accusa Bruxelles, si loda il “rilancio” negoziale, si invoca cautela. Ma è una cautela tossica, che ha il suono dell’inerzia e il profumo del servilismo. Perché chi si inginocchia prima della battaglia non può poi lamentarsi delle condizioni della resa. E chi in nome della fedeltà atlantica ha già concesso tutto – armi, gas, tasse azzerate per le big tech – non può certo alzare la voce ora.

Meloni tace. E chi tace di fronte a un’aggressione economica, non è prudente: è complice.

Buon lunedì 

Autore, attore, scrittore, politicamente attivo. Racconto storie, sul palcoscenico, su carte e su schermo e cerco di tenere allenato il muscolo della curiosità. Quando alcuni mafiosi mi hanno dato dello “scassaminchia” ho deciso di aggiungerlo alle referenze.