Hanno preso un pupazzo con le sembianze di Greta Thunberg e hanno deciso di impiccarlo sotto un ponte a Roma. Tanto che c’erano ci hanno messo anche un messaggio di quelli che vorrebbe essere solenne e invece non significa nulla: “Greta is your God”, scritto in inglese perché questi quando fanno una cagata vogliono anche sentirsi internazionali. Vorrebbero essere Banksy e invece sono degli imbecilli che vomitano addosso a qualcuno di conosciuto sperando di avere un po’ di riflesso. E invece tornano solo schizzi.
Eppure i fantocci, quelli veri, non sono come quel pupazzo appeso sotto al ponte: i fantocci veri sono quelli che hanno bisogno di strusciarsi contro qualcuno, possibilmente in evidenza, per ritagliarsi un po’ di notorietà e per provare a redimere la propria invidia e i propri fallimenti. Sono quelli che ancora non hanno capito che lo scopo di una ragazzina di sedici anni (e in fondo il suo valore) è quello di avere acceso una discussione su un tema urgente e spesso troppo dimenticato: prendersela con lei piuttosto che discutere delle proprie tesi sul cambiamento climatico è da fantocci, appunto.
Sono fantocci quelli che ancora insistono a contestare le soluzioni di Greta senza rendersi conto che lei stia semplicemente evidenziando un problema: se vi sentite soddisfatti a discutere della giustezza di manifestare perdendo un giorno di scuola forse qualcuno dovrebbe avvisarvi che state discutendo di altro. Del resto proprio Greta all’inizio della sua protesta, quando era sconosciuta, ripeteva spesso: «Perché dovrei studiare se i capi di governo non ascoltano quello che dice la scienza?». Ecco, questa è una buona domanda.
Sono fantocci quelli che usano una ragazzina (e poi notatelo, per favore, sempre con le donne escono gli istinti peggiori dei vigliacchi, sempre così) per volere combattere il mondo. Fate una cosa: uscite di casa, metteteci la faccia, spiegate le vostre idee e poi voltatevi a vedere quanti e come vi seguono.
Perché in fondo da sempre gli odiatori provano a travestirsi di contenuti ma senza odio rimangono in mutande, vuoti, sono niente.
Buon martedì.