Awdah non c’è più. Vittima della pulizia etnica israeliana in Cisgiordania. A colpirlo un proiettile esploso dal colono israeliano Yinon Levy. Nella tenda allestita per il funerale si sono presentati anche i soldati dell’Idf per arrestare membri della famiglia Hathaleen. Sono ancora in prigione senza alcuna accusa formale, mentre il colono Levy è temporaneamente ai domiciliari. A casa sua, su terra palestinese, in una colonia illegale costruita nella regione di Masafer Yatta, le colline a Sud di Hebron. Territori occupati Palestinesi.
Awdah Hathaleen era un attivista molto conosciuto, difendeva il suo villaggio in maniera nonviolenta, abitava ad Umm al-Khair. Una località sotto attacco dalla vicinissima colonia illegale di Karmel. Insegnante, giornalista, attivista per i diritti umani e padre di famiglia: Awdah era tutto questo. Ma era anche un simbolo di dignità, resistenza e amicizia. L’ho conosciuto nel 2018 mentre mi trovavo a monitorare sversamenti illegali di liquami che dalla colonia israeliana di Karmel venivano dirottati verso i campi palestinesi, per avvelenare il terreno e il bestiame.
Proprio ad Umm al-Khair, durante un’invasione di coloni israeliani, Awda è stato centrato al petto da un proiettile. A spararlo è stato l’odio sionista per mano del colono Levy, ora indagato per omicidio colposo anche se la versione che verrà accolta è quella della “legittima difesa”. Non a caso la polizia israeliana ha chiesto di sospendere l’esecuzione della decisione del tribunale. Tutto questo mentre ieri, all’interno della tenda adibita a camera ardente, hanno fatto irruzione i soldati dell’Idf per arrestare altri abitanti di Umm al-Khair. Stessa cosa nella notte successiva: 14 parenti di Awdah sono ora in prigione, più l’attivista Alì Awad del vicino villaggio di Tuba.
Awdah ha lottato fino all’ultimo perché i suoi figli potessero vivere in una Palestina libera. Una pallottola gli ha centrato il petto ma il suo cuore sarà una bussola per la Resistenza nonviolenta palestinese.
La storia di Awdah: Attivista e docente palestinese residente a Umm al-Khair, nella zona di Masafer Yatta, collinare a sud di Hebron, occupata dalla Cisgiordania. Aveva studiato per diventare insegnante di inglese presso l’Università di Hebron e insegnava nella sua comunità locale.The New Arab+15+972 Magazine+15Cinefilos.it+15
Fin dai 17 anni si era impegnatto nella resistenza pacifica contro le demolizioni forzate e l’espulsione dei palestinesi dalla loro terra. È stato consulente e figura chiave per la realizzazione del documentario “No Other Land” (Premio Oscar), che racconta le violenze dei coloni e delle forze israeliane contro le comunità di Masafer Yatta




