Jurij Ševčuk, leader dei Ddt, voce storica del rock russo e simbolo del dissenso pacifista, racconta a Left la sua musica come strumento di resistenza e legame con l’Europa

A settembre la storica band russa Ddt torna in studio per registrare un nuovo album. Il frontman Jury Shevchuk ha scritto diversi nuovi brani durante il lungo tour europeo che li ha portati anche a Milano, dove li abbiamo incontrati prima che spiccassero il volo per Riga, il Kazakistan e la Moldavia. Ma riallacciamo i fili della loro storia che ha molto da darci oggi.

«La patria non è il deretano del presidente che bisogna continuamente baciare. La patria è la povera vecchietta che vende patate alla stazione». Nel maggio del 2022 Jurij Ševčuk pronunciò questa frase durante il concerto a Ufa, capitale della Repubblica di Baškiria, Federazione russa. Tre mesi prima Putin aveva invaso l’Ucraina e quelle parole non vennero prese bene dalle autorità: partirono le indagini, Ševčuk fu costretto a pagare una multa per mancato rispetto nei confronti delle Forze armate e tutti i concerti del gruppo Ddt furono annullati, anche quello che avrebbe dovuto tenersi a San Pietroburgo alcune settimane dopo.

D’altra parte Ševčuk non ha mai amato il potere e la guerra. Quando fondò il suo gruppo nel 1980, l’Unione Sovietica aveva appena invaso l’Afghanistan. Uno dei primi successi del gruppo fu una canzone dal titolo inequivocabile: “Non sparare!” Il testo esortava i giovani soldati sovietici a non usare le armi. Questo aveva attirato l’attenzione del Kgb sul gruppo musicale esordiente, che fu dunque obbligato a suonare in semi clandestinità. Ma la loro musica si diffuse nonostante la censura. Si tratta di canzoni di protesta, ma anche di testi poetici e melodie in cui trova spazio l’anima russa, non senza l’influsso della musica rock occidentale.

Le idee pacifiste del gruppo Ddt sono centrali anche negli anni 90: nel 1995 si esibiscono in Cecenia in un tour di 50 concerti concepito come “missione di pace”, nel 1999 sono in Jugoslavia e criticano aspramente i bombardamenti occidentali; nel 2008 a Mosca e San Pietroburgo cantano contro la guerra tra Russia e Georgia. I Ddt così sono diventati molto

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