Lavoro, dignità, uguaglianza. Sono queste le parole d’ordine che abbiamo scelto per la manifestazione di sabato 25 ottobre a Roma. Queste le parole che indicano i nostri obiettivi e le nostre proposte. Quella di sabato vuole essere una manifestazione di proposta, a sostegno delle nostre ricette perché in questo Paese ci sia un effettivo cambiamento, che per noi vuol dire migliorare concretamente le condizioni delle persone.
Come ha affermato il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, il governo, con la legge di Stabilità, ha esaudito i sogni degli imprenditori, ma ha rinnegato le promesse fatte a tanti giovani di creare lavoro dignitoso, di “cambiare verso” combattendo il precariato e di allargare le tutele. Invischiato in una crisi lunga ormai oltre sette anni, il Paese vive un’emergenza senza precedenti. Un’emergenza che si chiama lavoro, da difendere e da creare, nel rispetto pieno e totale dei diritti e delle tutele, nella loro difesa e nella loro estensione, ovvero tutto ciò che determina la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori di questo Paese.
Abbiamo delle proposte, ne vorremmo discutere, così come abbiamo fatto in questi giorni nei luoghi di lavoro, sui territori, con migliaia di lavoratori, giovani e pensionati, partendo dal merito delle cose. Contrastando quel falso mito della velocità senza contenuti che tutto mangia, svilisce e distrugge nel giro di una battuta, di uno spot, di un tweet.